Castiglione di Sicilia ha ospitato il convegno “Etna, i percorsi dell’enoturismo. Luoghi, storia, arte, tradizioni” al Castello di Lauria -
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Castiglione di Sicilia ha ospitato il convegno “Etna, i percorsi dell’enoturismo. Luoghi, storia, arte, tradizioni” al Castello di Lauria

Castiglione di Sicilia ha ospitato il convegno “Etna, i percorsi dell’enoturismo. Luoghi, storia, arte, tradizioni” al Castello di Lauria

Castiglione di Sicilia, uno dei borghi più affascinanti alle pendici dell’Etna, è tornato recentemente al centro dell’attenzione pubblica grazie a un importante evento dedicato all’enoturismo.

Sabato scorso, nello splendido scenario del Castello di Lauria, si è svolto il focus dal titolo “Etna, i percorsi dell’enoturismo. Luoghi, storia, arte, tradizioni”, organizzato nell’ambito della “Giornata Mondiale dell’Enoturismo”, che coinvolge circa mille città e comuni impegnati nella valorizzazione della cultura del vino e nella promozione dei territori vinicoli.

L’incontro, promosso dal Comune di Castiglione di Sicilia, ha rappresentato un’occasione unica per mettere in luce le molteplici sfaccettature del territorio etneo, dove la coltivazione della vite e la produzione vinicola si intrecciano profondamente con la storia, l’arte e le tradizioni locali.

Il Castello di Lauria, con la sua posizione dominante e la sua storia secolare, ha offerto una cornice ideale per un dialogo che ha coinvolto esperti del settore, produttori, istituzioni e appassionati.

Il focus ha esplorato i vari itinerari che gli enoturisti possono percorrere lungo le pendici dell’Etna, attraversando paesaggi unici, borghi caratteristici e cantine storiche.

Castiglione di Sicilia, grazie al suo patrimonio architettonico e culturale, si conferma una tappa imprescindibile per chi desidera scoprire non solo il vino, ma anche le storie e le tradizioni che rendono questo territorio così speciale.

Durante l’evento, sono stati indicati i numerosi elementi che rendono l’esperienza enoturistica sull’Etna un viaggio non solo tra sapori, ma anche tra epoche e culture differenti.

La manifestazione ha posto l’accento sulle opportunità offerte dall’enoturismo per lo sviluppo economico e sociale della zona, ma anche sulle criticità presenti sul territorio.

In un contesto in cui l’autenticità e la sostenibilità sono diventate parole d’ordine, Castiglione di Sicilia e il suo hinterland può ambire a diventare un modello di accoglienza capace di coniugare la valorizzazione delle risorse locali con il rispetto delle tradizioni e dell’ambiente.

In apertura, il sindaco di Castiglione di Sicilia, Concetto Stagnitti, ha rivolto i saluti istituzionali ai partecipanti, alle relatrici e ai rappresentanti parlamentari presenti.

Ha sottolineato l’importanza di ampliare la prospettiva territoriale oltre i confini di Castiglione, coinvolgendo anche le aree circostanti, promuovendo una crescita condivisa basata sul rispetto reciproco. Inoltre, il primo cittadino ha auspicato che l’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale possa svilupparsi ulteriormente, specificando che essa non rappresenta esclusivamente Castiglione, ma un territorio più ampio.

Pippo Raiti, moderatore dell’incontro e profondo conoscitore del territorio, ha ricordato di essere stato tra i primi a promuovere, in qualità di assessore comunale, la cultura del vino a Castiglione nel 1995. Nel suo intervento ha offerto ai presenti un sintetico excursus sul tema e ha delineato una visione politica che, pur affrontando le urgenze quotidiane, guarda anche alle prospettive future.

L’onorevole Giuseppe Castiglione, presente all’evento, ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme, promuovendo sinergia e ascolto reciproco. Ha ricordato che porta la sua firma la legge n. 5/2002 istitutiva delle “strade e delle rotte del vino” nonché dell’Enoteca regionale della Sicilia, con sedi ad Alcamo e Castiglione di Sicilia, illustrando anche il suo impegno sulla questione dei diritti di impianto.

Per il deputato è necessario tornare a investire nella ricerca e rilanciare la progettualità; «la Sicilia – ha detto – è stata una delle prime regioni, dopo la Toscana, a recepire la legge nazionale istituendo le strade del vino». Il parlamentare ha inoltre messo in evidenza quanto sia fondamentale appoggiare iniziative che valorizzino il territorio e sostengano le aziende agricole, così da offrire concrete possibilità di reddito, soprattutto ai giovani.

Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Etna Doc, ha messo in luce l’importanza di far progredire tutto il territorio e non solo il settore vinicolo, puntando a consolidare i risultati raggiunti, «è necessario migliorare l’accoglienza e la qualità dei servizi in questo periodo favorevole per l’Etna Doc, coinvolgendo anche altri settori agricoli e gli elementi storici, come i palmenti rupestri».

Ha affermato che la biodiversità locale rappresenta una risorsa fondamentale: il vino riflette sempre le caratteristiche del territorio, ma se quest’ultimo non viene preservato rischia di perdere attrattiva.

Per Lunetta, emerge l’esigenza di istituire una struttura sovracomunale specificamente dedicata alla gestione e salvaguardia del territorio, sempre più interessato da fenomeni di degrado, quali la presenza di rifiuti lungo le arterie stradali. Tra le attribuzioni del consorzio, orientato alla promozione e alla ricerca, rientra anche il perseguimento della riclassificazione per i vini dell’Etna dalla categoria D.O.C. a quella superiore D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).

«L’Etna rappresenta un territorio d’eccellenza, caratterizzato da una straordinaria armonia», ha affermato Vito Bentivegna, direttore dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (IRVO). L’istituto è impegnato nel garantire elevati standard di qualità, rigore e precisione. A tale scopo, collabora attivamente con le università di Catania e Palermo nell’ambito della ricerca scientifica. Bentivegna ha rimarcato l’importanza di far visitare non solo le cantine, ma anche accompagnare i visitatori alla scoperta delle città siciliane, promuovendo così un’offerta enoturistica più completa. In tal senso, l’IRVO ha recentemente lanciato il progetto “Autunno in Cantina”, che coinvolge otto cantine siciliane per la promozione del settore.

Marika Mannino, direttrice dell’associazione “Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna”, ha dichiarato che la rete degli associati è costituita per il 50% da aziende vinicole e per il restante 50% da produttori di olio e pistacchi. L’associazione mira ad ampliare ulteriormente la rete includendo anche produttori di mele e formaggi. Fanno inoltre parte del network imprese attive nei servizi di ospitalità, quali hotel, agriturismi e bed & breakfast. Attualmente, l’associazione conta oltre 90 aziende affiliate.

«Il vino è un elemento trainante – ha dichiarato Mannino – ma occorre promuovere tutte le eccellenze del territorio, sia a livello locale che internazionale. Uno dei nostri obiettivi è istituire un osservatorio permanente sull’enoturismo dell’Etna per analizzare l’attuale situazione, comprendere le esigenze dei turisti ed anticipare i trend futuri».

Un viaggio affascinante attraverso l’archeologia e la millenaria pratica della viticoltura è stato offerto da Eleonora Pappalardo, docente di archeologia classica, coordinatrice del corso di laurea magistrale in “Progettazione del turismo sostenibile culturale e naturalistico” dell’Università di Catania.

Nel suo intervento, la relatrice ha evidenziato che nel territorio sono presenti importanti strutture universitarie legate all’Università di Catania, una delle più antiche e riconosciute d’Italia. Il Dipartimento di Scienze della Formazione propone due corsi di laurea in ambito turistico, uno triennale e uno magistrale, oltre a un nuovo percorso formativo attivato nella sede di Siracusa, mentre il Dipartimento di Agraria, situato a Ragusa, offre invece una laurea specialistica in enologia.

Archeologia, vino e imprenditorialità: mondi, culture che si incontrano e arricchiscono reciprocamente. In quest’ottica, la docente ha presentato una sintesi del progetto attualmente in corso con il Comune di Castiglione di Sicilia, l’Università di Catania, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Catania e l’azienda vitivinicola Firriato.

Dal 2022 – ha spiegato Pappalardo – sono stati avviati scavi in un sito di elevato interesse archeologico, situato nella Valle dell’Alcantara, in contrada Acquafredda-Imbischi, al confine con il Comune di Randazzo. Questo sito, rilevante per posizione ambientale e strategica, era probabilmente un punto di arrivo per i coloni di Naxos che usavano il fiume Alcantara circa 2500 anni fa. Durante quattro campagne di scavo è stato trovato un quartiere artigianale del IV secolo a.C. dedicato alla ceramica.

Il contributo fornito dall’azienda Firriato, rilevante realtà nel settore vitivinicolo nonché proprietaria del terreno, ha consentito l’integrazione tra attività di ricerca scientifica e valorizzazione del territorio, con lo scopo di realizzare un parco tematico a beneficio dell’azienda stessa, della comunità locale e del comune di Castiglione».

Salvatore Malfitana, vicepresidente dell’Enoteca Regionale Sicilia Orientale, ha rappresentato la presidente Maria Grazia Barbagallo, ribadendo l’importanza di promuovere tutti i produttori della Sicilia orientale, come previsto dallo statuto dell’enoteca. L’enoteca sta rafforzando la sua rete partecipando a eventi di rilievo insieme al Gal Etna Alcantara e offrendo servizi agli imprenditori locali. Ha sottolineato che solo collaborando si possono valorizzare prodotti di eccellenza, come olio, nocciole e miele, in abbinamento con il vino, creando sinergie tra le realtà territoriali, anche considerando l’interesse crescente di investitori stranieri attratti dall’Etna.

L’eurodeputato Marco Falcone ha lodato l’iniziativa, che mette in risalto una zona strategica per imprenditori e investitori, favorendo il marchio Etna a livello internazionale. L’Unione Europea segue con interesse questa evoluzione, sostenendo strategie per valorizzare il territorio attraverso strumenti innovativi e nuove risorse. In ambito europeo si stanno anche compiendo sforzi per proteggere il settore vinicolo dalle attuali tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Inoltre, Falcone ha avanzato la proposta di organizzare un convegno internazionale a Castiglione.

Durante il dibattito sono intervenuti anche Damiano Scavera, presidente del Consiglio Comunale di Castiglione di Sicilia, Valerio Cucè (GAL), oltre ai sindaci di Linguaglossa, Luca Stagnitta, e di Moio Alcantara, Salvatore Currenti, che hanno offerto importanti spunti di riflessione.

Dario Garozzo (agenzia Sintesi di Viagrande) ha illustrato il “Museo virtuale del vino, dei suoi itinerari e del Castello”, a Castiglione di Sicilia, un’esperienza immersiva tra vigneti e cantine attraverso la realtà virtuale, finanziato con il Fondo Sviluppo delle Montagna Italiane.

Presentato anche lo short film “Etna’s Wine Women”, a cura di Italy Wine Tv, che ha ricevuto la “Menzione d’Onore” all’opera dedicata alle Donne dell’Etna DOC al “Wine Spectator Video Contest 2025”.

Luigi Lo Presti

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