Un’occasione persa che lascia l’amaro in bocca. A quasi un anno dall’approvazione della legge finanziaria regionale 2024, sfuma il contributo da 50mila euro destinato al ripristino dell’impianto elettrico della Chiesa Madre di Giarre, un intervento atteso da tempo per restituire piena funzionalità e decoro a uno dei luoghi simbolo della città.
Il finanziamento, inserito nella manovra economica dello scorso dicembre grazie a un emendamento proposto e sostenuto dal gruppo parlamentare Sud Chiama Nord all’ARS, era stato vincolato alla presentazione da parte del Comune di un progetto esecutivo. Ma, nonostante i mesi a disposizione e la natura mirata del fondo, il Comune di Giarre non ha mai trasmesso la documentazione richiesta agli uffici regionali, facendo così decadere il contributo.
Delusione e irritazione da Sud Chiama Nord
Le reazioni non si sono fatte attendere. A manifestare delusione è stato in prima persona l’on. Danilo Lo Giudice tra i promotori dell’iniziativa: “Dispiace che questa opportunità per la comunità di Giarre non sia stata sfruttata al meglio. In un momento storico in cui si fa fatica a dare risposte concrete al territorio, considerato che i Comuni vivono grandi difficoltà economiche e amministrative, perdere occasioni di questo tipo non può rappresentare un modello di buona amministrazione. Ci auguriamo che ci sia comunque la possibilità di recuperare questa piccola ma importante risorsa in futuro”.
Il finanziamento avrebbe permesso di risolvere le gravi criticità impiantistiche che affliggono il Duomo, oggi parzialmente inutilizzabile per eventi e celebrazioni importanti. Un danno non solo simbolico, ma anche funzionale, per un bene storico e spirituale di grande rilevanza per la città.
Silenzio dal Comune, ma la presidenza del Consiglio chiede chiarimenti
Dal fronte dell’amministrazione comunale, nessuna comunicazione ufficiale è stata diffusa sulle ragioni dell’inerzia. Secondo fonti interne, sarebbero emersi ritardi tecnici e mancanza di coordinamento tra gli uffici, che avrebbero impedito l’elaborazione e l’invio del progetto.
In attesa di una presa di posizione del sindaco Cantarella, il presidente del consiglio comunale, Giovanni Barbagallo (anche lui di Sud chiama Nord), pur non avendo competenze dirette sull’iter, avrebbe chiesto spiegazioni formali sull’accaduto, valutando la possibilità di trattare la vicenda anche in aula.
“È doveroso comprendere come mai si sia persa una simile opportunità – dichiara Barbagallo – soprattutto per rispetto verso la comunità religiosa e verso chi ha lavorato a livello regionale per ottenere il finanziamento. Se ci sono responsabilità dovranno emergere. Non si può fare finta di nulla”.
Una perdita pesante in un Comune in difficoltà
In un contesto finanziario già fragile, segnato da pignoramenti, decreti ingiuntivi, tagli e incertezze sul bilancio, perdere una somma già assegnata appare paradossale ma non è la prima volta. Un duro colpo anche per il gruppo politico che ha sostenuto l’emendamento, che si è visto vanificare mesi di lavoro a causa dell’inerzia amministrativa locale.
La comunità parrocchiale – che attendeva l’intervento come segno di attenzione e rispetto verso uno dei luoghi più importanti di Giarre – resta ora in attesa: si cercherà una nuova strada per rifinanziare l’opera o, ancora una volta, il Duomo resterà ostaggio della burocrazia?






