Nell’ambito del progetto “E veleggiar mi è dolce in questo mar”, promosso dal liceo “Leonardo” di Giarre, in collaborazione con la Lega navale sezione di Riposto, gli studenti, che hanno partecipato al corso propedeutico, potranno mettere in campo le competenze acquisite, direttamente sulle barche della legalità della sezione di Riposto di Lni. Le uscite in barca a vela sono previste per il 12, 18 e 19 novembre prossimi, dalle 14.30 alle 17.30.
Il mare dunque come aula, il vento come compagno di viaggio, la vela come strumento di conoscenza. Il referente del progetto è il docente Giacomo Tropea e sotto la guida degli esperti velisti ed istruttori della Lni, Ignazio Conticello, Filippo Massari e Fabrizio Frixa, i ragazzi potranno navigare, scoprendo così la bellezza del mare e la soddisfazione di sapersi orientare, grazie alla collaborazione dell’equipaggio e alla fiducia reciproca.
Il corso di vela e di educazione al rispetto del mare, sostenuto con entusiasmo da docenti e istruttori della sezione ripostese di Lni, dimostra quanto la vela, come ha sottolineato il presidente di Lni di Riposto, Giuseppe Ballistreri, possa essere una straordinaria palestra di vita e di crescita personale.
“Partecipare a un corso di vela a scuola – ha commentato Ballistreri – può aprire: nuove passioni o carriere nel settore marittimo, tecnico e sportivo e creare consapevolezza civica sul valore del mare come risorsa collettiva”.
“Il corso di vela, a bordo delle barche – ha spiegato la dirigente scolastica, Tiziana D’Anna – non è solo uno sport, ma un’esperienza che unisce educazione ambientale, responsabilità personale, collaborazione e conoscenza del mare. Navigare – ha aggiunto la preside – significa gestire una barca, interpretare il vento, prendere decisioni rapide e sicure. Ogni studente impara a fidarsi delle proprie capacità e gestire il rischio, in modo consapevole, qualità fondamentali per la crescita personale. Inoltre – ha concluso la D’Anna – la vela è profondamente legata all’ambiente naturale. Attraverso la pratica a mare, i ragazzi imparano a rispettare l’ecosistema marino, sviluppando una sensibilità ecologica autentica e duratura”.









