La politica giarrese entra ufficialmente in una nuova fase. Dopo settimane di tensioni latenti e segnali sempre più espliciti, l’assetto del Consiglio Comunale cambia volto e lo fa in modo clamoroso: prima il passaggio all’opposizione dell’ex assessore Tania Spitaleri, poi il distacco sempre più evidente — e da ieri conclamato — del Presidente del Consiglio Giovanni Barbagallo dalla maggioranza che sostiene il sindaco Cantarella.
Due mosse che non possono essere lette come episodi isolati, ma che si inseriscono in un mosaico ben più complesso di malumori, malpancisti e delusi interni alla coalizione di governo. Il “modello Cantarella”, nato nel 2021 con un consenso ampio e trasversale, oggi appare segnato da una profonda crisi interna, in cui ogni certezza politica si sta sgretolando.
A lanciare la prima pietra è stato il consigliere Salvo Cantarella, capogruppo e fino a poco tempo fa uno dei volti di punta della maggioranza, che ha “bloccato” il bilancio presentando ben 232 emendamenti. Una mossa tecnico-politica che ha congelato di fatto l’approvazione degli strumenti finanziari, mettendo in allarme il sindaco.
Ma l’emorragia politica non finisce qui. Fonti ben informate parlano di un sindaco sempre più isolato anche tra gli ex fedelissimi: Vincenzo Silvestro, per esempio, figura storicamente vicina all’assessore Cavallaro, oggi entrambi appaiono molto più defilati; mentre Angelo Spina, dopo gli attriti delle scorse settimane, pare aver ridotto al minimo il dialogo con il primo cittadino.
Il ritorno dei fedelissimi… o quasi
A fare da contraltare al fronte dei delusi restano in piedi i due consiglieri che oggi sembrano rappresentare l’unico vero zoccolo duro della Cantarella-bis: Santo Primavera e Raffaele Musumeci. Il primo è sempre più attivo nel difendere pubblicamente l’operato del sindaco, mentre il secondo, anche nella sua veste di vicepresidente del Consiglio, appare oggi come il vero collante della nuova (e ristretta) base di appoggio all’amministrazione.
L’opposizione si rafforza, le alleanze si rimescolano
Con Barbagallo e Spitaleri ormai ufficialmente fuori dal perimetro della maggioranza, l’opposizione si rafforza sia nei numeri che nella qualità del confronto. I due, pur con percorsi diversi, hanno un bagaglio amministrativo, tecnico e politico di livello. La loro presenza tra i banchi dell’opposizione non sarà passiva e già si preannuncia un periodo di scontri serrati in aula.
Nel frattempo, a Palazzo di Città regna l’incertezza: gli equilibri interni sono saltati, le alleanze sono fluide, le voci su nuove aggregazioni e futuri candidati a sindaco si moltiplicano. E mentre il sindaco Cantarella cerca di tenere la barra dritta tra decreti ingiuntivi, squilibri di bilancio e ombre dalla Corte dei Conti, la sensazione è che con Barbagallo e Spitaleri all’opposizione, davvero tutto possa accadere.
Il futuro politico di Giarre è tutt’altro che scritto. Ma una cosa è certa: la tranquillità è un lusso che, da oggi, a Palazzo di Città nessuno può più permettersi.






