Il bilancio di previsione 2025–2027 e gli altri documenti finanziari fondamentali del Comune di Giarre saranno presto al centro del dibattito consiliare. La Presidenza del Consiglio Comunale ha infatti convocato l’assemblea per il 5 novembre 2025, data attorno alla quale si concentrerà l’esame del Documento Unico di Programmazione (DUP), del Bilancio consolidato 2024 e del Previsionale 2025–2027.
Nel frattempo, come previsto dalla normativa vigente, è giunta in Comune una diffida formale del Commissario ad acta nominato dalla Regione Siciliana, il dott. Giovanni Cocco, che invita l’organo consiliare a concludere l’iter di approvazione entro sette giorni dalla data della seduta. Quindi entro il 12 novembre.
Si tratta di una procedura ordinaria, già adottata anche in passato per le precedenti proposte di delibera, che mira a garantire il rispetto delle scadenze previste per legge in materia di bilancio.
In queste settimane il lavoro dietro le quinte è stato particolarmente intenso: sono stati infatti presentati oltre 230 emendamenti al bilancio, tutti del consigliere Salvatore Cantarella, che ha chiesto una rimodulazione delle voci di spesa per creare margini di manovra più prudenti a fronte del quadro economico in evoluzione.
Gli emendamenti sono già stati trasmessi agli uffici competenti, alla Segreteria generale, al Responsabile del settore finanziario e all’Organo di revisione economico-finanziaria per l’espressione dei relativi pareri. Come richiamato anche nella comunicazione ufficiale della Presidenza del Consiglio, gli atti contabili possono essere messi al voto solo se corredati dai necessari pareri di regolarità tecnica e contabile. Un principio di trasparenza e legalità a tutela di tutte le parti in causa.
Barbagallo: “Serve rigore ma anche serenità”
Sulla situazione interviene anche il Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Barbagallo, che spiega: “La convocazione del 5 novembre è stata disposta per garantire un lavoro d’aula ordinato e rispettoso delle regole. Siamo perfettamente consapevoli della necessità di approvare i documenti contabili in tempi ragionevoli, ma al tempo stesso è nostro dovere esaminare tutti gli atti con attenzione e correttezza. Chi specula, dal primo giorno, sulle proposte inerenti il bilancio non fa il bene della città e presto o tardi dovrà spiegare ai giarresi le giravolte, i voltafaccia e le millanterie”.
Sebbene il bilancio arrivi in aula in un momento delicato, segnato da riflessioni sul quadro economico generale e dalla recente conclusione della gestione OSL, non si registrano al momento segnali allarmati da parte dei consiglieri. La diffida del Commissario non rappresenta una forzatura ma un invito a completare l’iter entro tempi certi, dando al Consiglio Comunale la possibilità di esercitare fino in fondo il proprio ruolo.
 
                        
                        
                        
                     
                                         
                                         
                                         
                                         
                                         
                                        







