Giarre, la Spitaleri rompe con la maggioranza: “Sindaco ondivago, patto tradito”. Il Consiglio dice sì all’unanimità per i lavoratori -
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Giarre, la Spitaleri rompe con la maggioranza: “Sindaco ondivago, patto tradito”. Il Consiglio dice sì all’unanimità per i lavoratori

Giarre, la Spitaleri rompe con la maggioranza: “Sindaco ondivago, patto tradito”. Il Consiglio dice sì all’unanimità per i lavoratori

Una seduta consiliare tutt’altro che ordinaria, quella andata in scena ieri a Giarre, che ha visto da un lato il voto unanime per due atti di indirizzo a favore del personale comunale, e dall’altro l’ennesimo scossone politico interno alla maggioranza del sindaco Leo Cantarella. A segnare la serata è stato infatti il passaggio ufficiale all’opposizione del consigliere Tania Spitaleri, ex assessore, che ha abbandonato i banchi della maggioranza dopo un lungo e duro intervento preliminare.

Il fronte del personale: sì all’unanimità per ore e dignità

Sul piano dei contenuti, il Consiglio ha approvato due atti di indirizzo finalizzati all’aumento delle ore lavorative per i dipendenti part-time, con l’obiettivo di garantire 34 ore settimanali, e ha dato attenzione anche agli A.S.U., i lavoratori socialmente utili in attesa di stabilizzazione. Una convergenza trasversale che ha visto tutti i presenti esprimersi favorevolmente, segno che il tema della dignità del lavoro pubblico riesce ancora a unire.

Spitaleri: “Il sindaco ha tradito il patto con gli elettori”

Ma a tenere banco in aula è stato l’intervento fiume di Spitaleri, che ha motivato il suo addio alla maggioranza con una severa analisi politica. “Da stasera siederò tra i banchi dell’opposizione – ha esordito – perché non riconosco più il progetto per il quale mi sono candidata. Il sindaco è diventato ondivago, ha smarrito la rotta e ha tradito il patto stretto con gli elettori nel 2021”.

L’affondo più diretto è arrivato poi con il riferimento all’attuale assessore Leo Patané, già sfidante di Cantarella alle elezioni e oggi in giunta: “Tra quei banchi siede il suo primo sfidante, colui che ha ottenuto il seggio come miglior perdente. È un fatto politicamente rilevante”.

Le nuove geometrie politiche

Non sono mancati altri segnali del clima mutevole che si respira a Palazzo di Città. Il consigliere Santo Primavera, ormai vero e proprio sponsor politico del “Cantarella bis”, ha colto l’occasione per spronare il primo cittadino a guardare al futuro: “I tecnici Trischitta e Lipari l’hanno lasciata, ormai sono il passato. È ora di aprire una nuova fase”.

Un messaggio chiaro, quasi una chiamata alla ricostruzione, mentre il presidente del Consiglio appare sempre più defilato, a tratti distante, in un ruolo di mediazione spesso difficile da gestire in questo contesto frammentato.

L’uscita della Spitaleri e la crescente tensione in aula confermano una verità ormai sotto gli occhi di tutti: la maggioranza nata nel 2021 non esiste più nella sua forma originaria. L’ingresso di nuovi assessori, la perdita di figure chiave e l’emorragia di consensi interni hanno cambiato i rapporti di forza, aprendo scenari sempre più incerti per l’amministrazione Cantarella.

E mentre il Consiglio continua a votare all’unanimità su temi importanti, sul piano politico si consuma una crisi che ormai non si può più ignorare. Il 2027 è ancora lontano, ma la campagna elettorale — nei fatti — sembra già cominciata.

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