In merito alla recente bocciatura del Rendiconto 2021 da parte del Consiglio comunale (vedi nostro servizio del 25 ottobre “Francavilla, il Consiglio non approva il Rendiconto 2021. Opposizioni all’attacco: “Maggioranza finita”. Oltre 11 milioni di euro il disavanzo”, il gruppo di maggioranza “La Svolta” ha rilasciato una nota nella quale vengono fornite alcune puntualizzazioni.
Il documento rappresenta una dichiarazione ufficiale del gruppo politico, volta a chiarire le motivazioni relative alle assenze in Consiglio e a proporre elementi di analisi e discussione riguardanti la situazione economico-finanziaria dell’Ente comunale.
Impegno del gruppo consiliare
“Vogliamo fare subito chiarezza e sgombrare il campo da tutte le illazioni subite. I consiglieri di maggioranza svolgono con onore e con amore il proprio ruolo in seno al Consiglio comunale.
Recentemente si sono verificati alcuni eventi che hanno causato assenze e ritardi. Tali circostanze sono state influenzate dalla composizione attuale del gruppo, formato da sette consiglieri; pertanto, anche una singola assenza determina la perdita del numero legale. Tutti i candidati della precedente campagna elettorale sono stati coinvolti ed è stata effettuata ogni surroga prevista.
Un gruppo di persone che, prima di essere consiglieri, dimostrano dedizione e rispetto per il proprio ruolo e per la comunità. Le decisioni, sia quelle già assunte che quelle future, saranno sempre prese nel pieno rispetto di Francavilla e dei Francavillesi. Con lo stesso coraggio di sempre, il gruppo “La Svolta” continua ad essere unito e attento alle proprie scelte”.
Critiche al Rendiconto 2021
“Il Rendiconto 2021, su cui due membri si sono astenuti, continua ad essere il frutto di un peso che ci trasciniamo dietro ormai da troppo tempo: astenersi non ha significato per noi scappare, ma bocciare tutto il suo deleterio contenuto che ha condotto il Comune alla situazione in cui oggi versa.
Bisogna ricordare che la Corte dei conti già nel 2018, “contestava” ben 21 punti di criticità sul rendiconto degli esercizi finanziari 2015 e 2016, sul bilancio previsionale 2016/2019 e sul riaccertamento straordinario dei residui effettuato dalla passata amministrazione nel 2015 (dal quale era emerso un disavanzo di circa 2,5 milioni di euro, poi rettificato a 1,8 milioni circa), anno in cui venne anche sforato il Patto di Stabilità interno”.
Cronologia ed aspetti finanziari
“Non intendiamo sottrarci alle responsabilità e nemmeno parlare delle amministrazioni precedenti, ma semplicemente riportare i fatti che si sono succeduti nel tempo, in maniera cronologica, facendo capire a tutti da dove effettivamente nascono i problemi evidenti e inconfutabili riportati nel rendiconto 2021.
Purtroppo, con la scelta di votare il rendiconto del 2016, a pochi mesi dalla nostra elezione nel luglio del 2017, la nostra compagine politica, si è assunta una grossa responsabilità, avallando una situazione economica-finanziaria gravissima!
Il vero punto di Svolta di questa esperienza”.
Revisione e aggiornamento del rendiconto 2019
“A dicembre 2020 è stato approvato dalla Giunta il consuntivo 2019, successivamente rivisto poiché da un’analisi più approfondita sono stati rilevati dati non corretti che hanno costretto l’Amministrazione, viste anche le direttive del Commissario ad acta, a presentare un nuovo schema di rendiconto (nel 2021), previa ricognizione dei residui al 31/12/2019, che fosse quindi totalmente veritiero e trasparente.
Pertanto, gli uffici, coadiuvati da una società a supporto ed assistenza, hanno lavorato in tal senso, dichiarando residui attivi (di cui non si poteva più giustificare la presenza), residui passivi, contenzioso e debiti fuori bilancio per un totale di euro 4.317.767,58 che sommato ad un successivo calcolo dei residui e al riaccertamento straordinario del 2018 ammontano a 9.594.938,26 di disavanzo (il disavanzo è la differenza negativa tra le entrate e le uscite in un bilancio, indicando una spesa superiore alle entrate per un determinato periodo. Il debito, invece, è il cumulo di questi disavanzi nel tempo).
Una cifra insostenibile per il Comune di Francavilla, che evidentemente, a differenza di quanto dichiarato negli anni precedenti non era così “sano” e che oggettivamente dopo poco più di un anno non poteva essere stata creata dalla nostra amministrazione!”.
Luigi Lo Presti







