A Giarre scoppia il caso “Lipari”, ed è giallo sulla sua lettera di dimissioni.
L’esperto finanziario del sindaco, dott. Letterio Lipari, si è dimesso dal suo incarico ma, a differenza di quanto dichiarato pubblicamente dal primo cittadino, le motivazioni non avrebbero nulla a che vedere con “sopraggiunti impegni istituzionali a Palermo”.
La verità è scritta nero su bianco nella relazione conclusiva dello stesso Lipari, allegata alle sue dimissioni e tutt’altro che formale. Un documento che non parla di nuovi incarichi ma fotografa il lavoro fatto e, soprattutto, quello non fatto (non certo per colpa di Lipari…).
Il passaggio più eloquente è quello finale, dove l’esperto abbandona il linguaggio tecnico per mettere a nudo il disagio di chi, per anni, ha cercato di tenere in piedi i conti comunali: “L’azione dello scrivente non può e non deve essere utilizzata come soluzione tampone per ambiti estranei al proprio ruolo. Non intendo condividere forme di acquiescenza o surroga rispetto a inadempienze altrui. Le osservazioni qui espresse sono rese esclusivamente a tutela della mia professionalità e hanno come unico obiettivo la salvaguardia dell’Amministrazione Comunale”.
Parole pesanti, tutt’altro che concilianti, che delineano il quadro di un tecnico che si chiama fuori non per mancanza di tempo, ma per mancanza di fiducia.
Un atto di rottura netto, accompagnato da una chiosa che suona come un messaggio politico: Lipari non accetta di essere usato come “parafulmine” per gli errori e le mancanze altrui.
Una verità, quella contenuta nella relazione, che stride apertamente con la versione ufficiale fornita dal sindaco Cantarella, secondo cui l’esperto avrebbe lasciato l’incarico per “motivi personali e impegni istituzionali sopraggiunti”.
Una spiegazione che, alla luce delle parole del dottore, appare sempre più come un tentativo maldestro di addolcire una frattura che, in realtà, è profonda e politica.
La vicenda apre un nuovo fronte in una fase già delicatissima per il Comune di Giarre. Dal 1 novembre, inoltre, l’ufficio di Ragioneria rimarrà senza alcuna guida, dopo il pensionamento del Ragioniere Capo Trischitta e le dimissioni dello stesso Lipari.
Una doppia assenza che rischia di lasciare il Comune senza timone tecnico proprio nel momento più critico, e un giallo politico che mette ancora una volta sotto pressione l’amministrazione Cantarella.
Perché questa volta – più che di conti – si tratta di credibilità.







