Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione dei reati ai danni delle fasce più deboli della popolazione, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Giarre hanno tratto in arresto un 20enne domiciliato a Catania, originario della provincia di Siracusa, e un 18enne residente a Catania, perché gravemente indiziati del reato di truffa aggravata in danno di persona anziana in concorso, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
Di pomeriggio, una gazzella ha scorto in via Mameli un motociclo con due giovani a bordo, uno dei quali privo del casco, pertanto ha deciso di effettuare un controllo. I militari hanno, così, accertato che il conducente era sprovvisto di patente di guida e che il mezzo era privo di copertura assicurativa. Sottoposti, poi, a perquisizione, i due avevano in tasca ben 550 euro dei quali non hanno saputo, però, riferire la provenienza.
Nel corso delle verifiche, inoltre, Carabinieri si sono accorti che i ragazzi guardavano con insistenza un’autovettura parcheggiata nei paraggi, pertanto, insospettiti, hanno deciso di avvicinarsi a quell’auto.
Dopo essersi accertati che non fosse stata forzata, l’equipaggio ha controllato anche al di sotto del veicolo e qui ha rinvenuto una cassaforte di piccole dimensioni.
L’immediato scambio informativo con i colleghi della Centrale Operativa ha consentito agli uomini della Radiomobile di scoprire che, poco prima, era stata perpetrata una truffa ai danni di un’anziana residente a Giarre, alla quale era stata rubata proprio una cassaforte.
A quel punto, i due sospettati sono stati condotti in caserma dove, nel frattempo, è arrivata anche la vittima della truffa, una 95enne, la quale non solo ha riconosciuto la cassaforte come propria, ma l’ha anche aperta con le chiavi in suo possesso.
L’immediata acquisizione immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’abitazione della signora ha, infine, permesso di riconoscere i due giovani quali presunti autori del raggiro.
Sulla base degli indizi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, il neo maggiorenne e il 20enne sono stati arrestati e, su disposizione della Procura della Repubblica di Catania, associati presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza”.






