Riposto: imbarco riuscito per l’Akalam, la Marvel Scan ha lasciato il porto -
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Riposto: imbarco riuscito per l’Akalam, la Marvel Scan ha lasciato il porto

Riposto: imbarco riuscito per l’Akalam, la Marvel Scan ha lasciato il porto

“Marvel Scan, disormeggia alle 18:50!”. Poche parole, secche, che volano per l’etere, comunicate dal gruppo Ormeggiatori di Catania e Riposto alla sala operativa della Circomare Riposto. Parole che accompagnano la partenza della nave cargo olandese che, domenica 4 settembre scorso, era attraccata alla Banchina Costanzo del porto commerciale di Riposto. Un arrivo salutato con enfasi a Riposto, dopo 13 anni di assenza di navi cargo dal porto. Un arrivo che porta ad un altro nome: “Akalam”. Parliamo dello Yacht a vela che, nel luglio 2015, urto contrò una barriera sommersa non segnalata dalle carte al largo della costa siciliana, in località Santa Margherita. Trainato a Riposto, l’Akalam rimase alato al Cantiere del Marina di Riposto fino ai giorni scorsi.

Su richiesta della società armatrice, infatti, l’Agenzia Marittima Luise di Riposto, coordinata da Raccomandatario Marittimo Gianpiero Puglisi, ha messo in moto la complessa macchina organizzativa per il trasporto dell’Akalam fino al porto di La Ciotat, in Francia, utilizzando la nave cargo Marvel Scan come vettore. Le varie fasi preparatorie hanno visto il coinvolgimento della Circomare Riposto (guidata dal nuovo comandante Tenente di Vascello Maria Lucia Colì), della Dogana di Riposto (diretta da Carmelo Ingrassia), del Gruppo Ormeggiatori e Battellieri di Catania e Riposto (coordinati da Gabriele Maccarone), della maestranze e dei tecnici del cantiere Marina di Riposto (diretto da Leo Biasi), oltre che di sommozzatori, di tecnici inviati dalla compagnia armatrice e dell’equipaggio della Marvel Scan.

La realizzazione di una “culla” in acciaio che avrebbe accolto l’Akalam sulla coperta della Marvel Scan da parte dei tecnici del cantiere, il varo della stessa Akalam ed i controlli sulla galleggiabilità, il trasferimento, con l’ausilio dei battelli degli ormeggiatori, dal cantiere fino alla Banchina Costanzo, la preparazione per il sollevamento dello yacht, le complesse operazioni per fissarlo alla sua “culla”, hanno caratterizzato gli ultimi dieci giorni di avvicinamento alla fase finale di tutta la complessa operazione: la partenza della Marvel Scan. Giorni inframmezzati e caratterizzati da maltempo, intoppi, situazioni impreviste da affrontare, problematiche da risolvere, autorizzazioni e permessi, marche da bollo e firme da apporre. Tutti ostacoli e situazioni che, affrontare con competenza, sono state superate. Per giungere all’atteso atto finale.

Un atto finale con una data ben precisa: giovedì 8 settembre. Dalle prime ore della mattinata l’Akalam comincia ad essere sollevata, piano piano all’inizio, poi con maggiore sicurezza. Finalmente è sulla coperta della Marvel Scan. La motovedetta CP888 della Guardia Costiera vigilia che tutto proceda al meglio. Si salda e si fissano le fasce per tenere ferma l’imbarcazione durante la navigazione. Uno sguardo al procedere dei lavori e un altro alle lancette dell’orologio che scorrono veloci. Passano le ore… Fino al tardo pomeriggio. Quando arriva la tanto attesa notizia: tutto a pronto, si parte!
Le cime di ormeggio che vengono tirate a bordo, la Banchina Costanzo quasi assediata dai curiosi, le foto ed i video da girare. Gli ormeggiatori si muovo veloci, il Luogotenente Salvatore Raciti, in rappresentanza della Circomare Riposto, segue con lo sguardo la Marvel Scan che si stacca dall’ormeggio. Tre colpi di sirena da bordo salutano Riposto, dal Marina uno yacht risponde al saluto, l’Akalam riprende il mare, tra le “braccia” della Marvel Scan. Destinazione Francia, il cantiere di La Ciotat. Ed un destino di 2 milioni di euro (secondo un primo preventivo per la riparazione dei danni, con lavori destinati a durare circa un anno secondo alcune indiscrezioni).
La Marvel Scan lascia il porto di Riposto, tutto è andato a buon fine. Resta il tempo di un ultimo scatto. E l’Akalam viene consegnata al libro dei ricordi…

Corrado Petralia

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