Un lungo ed accesso dibattito è stato al centro dell’ultima seduta consiliare di Riposto che aveva come punto all’ordine del giorno l’attività ispettiva.
Ad innescare la discussione la consigliera di opposizione Claudia D’Aita che rivolgendosi al sindaco Davide Vasta ha espresso” una ferma e indignata condanna verso il comportamento tenuto dal cerimoniere del Comune, Maurizio Venerando Buscemi, che – secondo quanto afferma la consigliera – nei giorni scorsi, ha pubblicato un post social dal contenuto volgare e profondamente offensivo nei confronti del corpo femminile, con toni che rappresentano un chiaro episodio di body shaming e violenza verbale contro le donne”.
“E’ sconcertante – secondo la D’Aita – che proprio chi ricopre un ruolo istituzionale di rappresentanza pubblica si renda protagonista di un simile gesto”.
La D’Aita ha quindi chiesto le dimissioni del cerimoniere comunale o la revoca dall’incarico, invitando l’Amministrazione ad intervenire con fermezza, prendendo le distanze da quanto accaduto e tutelando l’immagine e la dignità dell’Ente che rappresenta.
Laconica la risposta del sindaco Vasta: “Non entro in merito su quanto scritto in profili personali. Ognuno si assumere personalmente le responsabilità di quello che scrive nel rispetto della legge e delle persone. Se si tratta di commenti inopportuni potrò consigliare di evitarli in futuro”.
Per il vice presidente del consiglio Salvo Leotta, intervenuto sull’argomento “una carica pubblica ha il dovere di mantenere sempre un comportamento consono al ruolo istituzionale che rappresenta. Come Consiglio comunale, ribadiamo con fermezza il nostro impegno nel contrastare ogni forma di violenza, a partire da quella contro le donne, ma senza dimenticare tutte le forme di violenza, verbale o fisica, che ledono la dignità della persona”.
Nell’intervento successivo la D’Aita ha rincarato la dose richiamando gli ultimi eventi intercorsi tra il sindaco Vasta e il Parroco della Chiesa della Madonna del Carmelo di Riposto, ricordando anche la nota del sindaco e la risposta del Vescovo.
“La nota inviata dal Sindaco – afferma la D’Aita – come ben dice il Vescovo, avrebbe dovuto avere i caratteri della riservatezza e non doveva essere data in pasto alla stampa”.
A quello della D’Aita è seguito l’intervento della consigliera di opposizione Mariella Di Guardo che ha sottoposto altre interrogazioni al sindaco, dalle cui risposte non si è ritenuta per nulla soddisfatta.
“Il sindaco – ha commentato la Di Guardo – ha avuto la capacità di spostare le mie interrogazioni incentrate su un problema ben specifico su altre situazioni e problemi che nulla hanno a che vedere con le domande che ho posto in Consiglio, arrivando perfino a svilire le mie interrogazioni”.