Si è conclusa con un risultato importante l’elezione cittadina per la scelta dei progetti di Democrazia Partecipata 2025, promossa dalla Commissione Straordinaria del Comune di Randazzo.
L’iniziativa, disciplinata da una normativa regionale e dallo statuto comunale, consente ai cittadini di partecipare attivamente alle scelte amministrative dell’Ente destinando una quota di compartecipazione del bilancio comunale a completamento di un finanziamento regionale da destinare a progetti proposti e votati direttamente dalla cittadinanza o da unione di cittadini.
Dai dati ufficiali contenuti nel riepilogo votanti 2025 emerge una importante crescita nella partecipazione: da 275 votanti del 2024 a 571 elettori del 2025 che hanno espresso il loro libero parere.
Questi i progetti sottoposti alla consultazione elettorale:
1) “Giochiamo liberi all’aperto”;
2) “Ri-vivere Randazzo”;
3) “Natale di Gusto – Randazzo 2025”;
4) “Randazzo: porta dei parchi – riqualificazione paesaggistica S.S. 116”;
I risultati finali hanno premiato, in particolare, i progetti presentati dall’unione di alcune associazioni locali: “Ri-vivere Randazzo” e “Natale di Gusto – Randazzo 2025”.
Dopo la proclamazione del risultato delle elezioni, che ha visto vincitore il progetto “Ri – vivere a Randazzo” con 307 preferenze, la Dott.ssa Isabella Giusto, in rappresentanza della Commissione Straordinaria, ha espresso soddisfazione per la partecipazione dei cittadini, sottolineando che al di là del risultato numerico, i progetti presentati esprimono iniziative stimolanti da valorizzare e programmare con fondi a carico del Bilancio corrente o dal 2026. Con la partecipazione in crescita si è raggiunta la finalità prevista dalla legge: coinvolgere i cittadini nella gestione condivisa della cosa pubblica.
Un risultato che – secondo la Commissione – dimostra un rinnovato interesse della popolazione verso gli strumenti di partecipazione diretta e una crescita della consapevolezza civica. La “Democrazia Partecipata” è una forma di partecipazione attiva dei cittadini maggiorenni, aventi diritto di voto, al processo decisionale pubblico. Essa affianca e integra la democrazia rappresentativa, promuovendo il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte amministrative, contribuendo così a rendere più trasparenti e condivise le scelte. La normativa regionale prevede che i comuni siciliani destinino almeno il 2% delle somme trasferite annualmente dalla Regione a progetti di utilità collettiva proposti e scelti dagli stessi cittadini, per rafforzare i processi partecipativi.
In definitiva l’edizione 2025 dell’elezione della “Democrazia Partecipata” di Randazzo si è conclusa con un bilancio positivo: hanno vinto la democrazia e la libertà di scegliere.
Gaetano Scarpignato






