Francavilla, in Consiglio la minoranza “salva” i contributi Fosmit. L'opposizione contesta la Relazione annuale del sindaco. Pulizzi sulle dimissioni: "Deciderà il gruppo" -
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Francavilla, in Consiglio la minoranza “salva” i contributi Fosmit. L’opposizione contesta la Relazione annuale del sindaco. Pulizzi sulle dimissioni: “Deciderà il gruppo”

Francavilla, in Consiglio la minoranza “salva” i contributi Fosmit. L’opposizione contesta la Relazione annuale del sindaco. Pulizzi sulle dimissioni: “Deciderà il gruppo”

Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale del 4 settembre scorso, convocata in seconda sessione dopo il rinvio della giornata precedente a causa del numero insufficiente di consiglieri, in particolare tra quelli della maggioranza, sono risultati assenti tre dei sette consiglieri appartenenti al gruppo “La Svolta”, sostenitore del sindaco Enzo Pulizzi all’interno del civico consesso.

L’episodio potrebbe essere interpretato come una semplice coincidenza priva di rilevanza politica, oppure come un segnale di disagio interno al gruppo di maggioranza che rivela criticità più profonde. Si ricorda anche che lo scorso agosto Gianfranco D’Aprile si è dimesso da vicesindaco e assessore per “fattori strettamente personali”.

Il consigliere di minoranza Lino Monea, capogruppo di “Scriviamo Insieme il Futuro”, ha dichiarato che grazie al senso di responsabilità dei gruppi di opposizione è stato possibile aprire la seduta del Consiglio comunale. Ha inoltre precisato che senza la loro presenza, la riunione non avrebbe raggiunto il numero legale necessario per lo svolgimento.

In seguito, Monea ha chiesto di anticipare la trattazione del secondo punto dell’ordine del giorno, ovvero i fondi Fosmit, riguardanti i “Lavori di completamento ed efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione del campo sportivo in C. da Cappuccini”, con una spesa di circa 58 mila euro e la “Riqualificazione del percorso comunale Le Gurne dell’Alcantara”, per un importo stimato di 72 mila euro.

Il Consiglio ha approvato la richiesta.

Nonostante l’assenza dei consiglieri di maggioranza Gianfranco D’Aprile per “motivi lavorativi”, di Antonino Marchese e Antonino Di Francesco per “ragioni personali”, il provvedimento di ratifica della deliberazione della Giunta comunale relativo agli stanziamenti del “Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane” (Fosmit) per gli anni 2022 e 2023 è stato approvato con il voto favorevole dei consiglieri di minoranza.

«La maggioranza, pur non disponendo del pieno sostegno di tutti i membri, ha potuto avvalersi del senso di responsabilità espresso da tutta la minoranza, che ha scelto di approvare il provvedimento», ha detto Monea, che ha sottolineato come, fino ad oggi, il gruppo abbia sempre manifestato una ferma opposizione al sistema delle variazioni di bilancio, «un bilancio, tra l’altro, ipotetico che da anni non viene approvato».

«L’accaduto – ha aggiunto – evidenza anche il malessere oramai acclarato che alberga all’interno della maggioranza, che sta ulteriormente mettendo in difficoltà e in ginocchio il nostro paese».

Laura Vaccaro, consigliera di opposizione e capogruppo de “La Rinascita”, ha confermato la sua posizione contraria rispetto al sistema delle variazioni di bilancio, chiedendo inoltre chiarimenti in merito all’eventuale presentazione di istanze per i contributi Fosmit anche per gli esercizi 2024 e 2025.

La seconda parte del Consiglio è stata dedicata alla “Relazione annuale del Sindaco sull’attuazione del programma”, che rappresenta il rendiconto dell’attività amministrativa svolta dalla Giunta comunale.

In sedici pagine il sindaco ha descritto l’attività amministrativa effettuata nel periodo giugno 2024 – giugno 2025, riguardante settori come istruzione e politiche giovanili, turismo e promozione del territorio, aree verdi e sostenibilità ambientale, sport, spettacolo e tradizioni, servizi sociali, bilancio e politiche di risanamento.

Dopo la lettura del testo, sono seguite le reazioni delle opposizioni.

Critiche e richieste della minoranza

La consigliera di minoranza del gruppo “Scriviamo Insieme il Futuro”, Martina Dibella, ha evidenziato alcune criticità. Relativamente al settore dell’istruzione, ha chiesto chiarimenti sull’avvio dei lavori presso il plesso scolastico di Via Napoli, nonché informazioni sulle modalità di gestione delle attività didattiche durante l’esecuzione degli interventi.

La consigliera ha inoltre segnalato la necessità di migliorare la manutenzione delle aree verdi pubbliche, rilevando problemi legati a sporcizia ed erbacce in tutto il paese. Criticità anche nel settore idrico, nei servizi agli anziani e nella gestione del cimitero comunale, descritto come “una giungla”.

Laura Vaccaro ha censurato diversi punti del resoconto, affermando che «… sembra un volantino elettorale presentato sotto forma di documento istituzionale». Ha osservato che, nonostante la recente riqualificazione dell’edilizia scolastica grazie ai fondi PNRR, il fenomeno dello spopolamento appare marcato: il numero dei residenti si è quasi dimezzato, passando da circa sei mila persone a poco meno della metà, e diverse strutture scolastiche potrebbero risultare inutilizzate a causa della diminuzione della popolazione infantile.

La consigliera ha quindi evidenziato la carenza di una visione strategica da parte dell’amministrazione comunale, sottolineando che, sebbene il paese si trovi nell’hinterland di Taormina, non riesce ad attrarre flussi turistici a causa della scarsa programmazione.

Tra le criticità segnalate figurano il degrado del centro storico, problemi igienico-sanitari, il rischio di chiusura della sezione locale del liceo scientifico, le difficoltà legate all’acquedotto pubblico, i servizi cimiteriali insufficienti, politiche giovanili inadeguate (parzialmente compensate dall’impegno di don Gerry, arciprete di Francavilla, e dalla presenza attiva delle associazioni locali), una gestione insoddisfacente del verde pubblico, poca attenzione al Carnevale francavillese e la mancata acquisizione dei benefici premiali previsti dal Ministero dell’Interno a causa della mancata approvazione dei bilanci comunali.

«Ci ritroviamo per l’ennesima volta di fronte al solito compitino, obbligatorio per legge entro il 15 settembre, ma che risulta privo di anima», ha detto nel suo duro intervento il consigliere di opposizione Lino Monea, leader di “Scriviamo Insieme il Futuro”

«Se non fosse per l’iniziativa di alcuni soggetti privati, il nome di Francavilla di Sicilia rischierebbe progressivamente di scomparire dal contesto provinciale e territoriale», ha dichiarato il rappresentante politico, sottolineando la perdita dell’Ufficio del Giudice di Pace e il rischio di chiusura della sezione locale del Liceo.

Monea ha affermato che le strade sono un «percorso di guerra» e la gestione carente dell’acqua pubblica può ridurre il turismo e penalizzare le strutture ricettive. Ha inoltre chiesto spiegazioni sulla convenzione con Enel relativa all’utilizzo della passerella pedonale situata vicino alle “Gurne dell’Alcantara”.

Per Monea l’asilo nido (attualmente in costruzione) avrebbe potuto essere allocato nei locali dell’ex Opera Pia, oggi oratorio parrocchiale don Bosco, mentre nulla si sa riguardo al destino dell’ex macello comunale; ha poi suggerito di prendere in considerazione l’eventualità di una ristrutturazione e ampliamento del Monumento ai Caduti situato in Piazza Garibaldi.

«La sua amministrazione ha fallito; per il bene del paese, si dimetta e, se lo desidera, si ricandidi. Proseguire così non giova né al paese né a lei», ha concluso l’esponente politico.

La risposta del sindaco Pulizzi

«La mia presenza in una situazione caratterizzata da crescente complessità economica e finanziaria è motivata da un senso di responsabilità – ha replicato il primo cittadino – che mi impone non solo una consapevolezza personale, ma anche il rispetto degli obblighi previsti dalla legge. Attualmente, il Comune si trova in una condizione nella quale non risulta possibile rispettare il Piano di Riequilibrio a causa di diverse circostanze. Ad aprile di quest’anno abbiamo approvato in Giunta la bozza per il rendiconto 2021. Entro la fine di settembre, il Consiglio esaminerà la proposta di deliberazione sullo stesso rendiconto, che probabilmente indicherà un aumento del disavanzo.

La normativa prevede che il soggetto responsabile dal punto di vista legale, finanziario ed economico dell’Ente debba adottare le misure necessarie per la gestione della situazione. Nel caso specifico, si andrà ad una proposta di dissesto in quanto il disavanzo evidenziato dal rendiconto 2021 non risulta ripianabile secondo le procedure attualmente vigenti.

La proposta di dichiarazione di dissesto sarà accompagnata da una relazione redatta dal Responsabile dell’Area Finanziaria e dal Revisore dei Conti e sarà presentata al Consiglio Comunale».

Pulizzi, in merito alla richiesta di dimissioni, ha dichiarato che non si tratta di una decisione dettata da ostinazione a voler continuare a ricoprire il ruolo di sindaco, «… a fare l’uomo solo al comando».

«L’obiettivo principale – ha continuato – è assicurare la corretta gestione della transizione. A partire dalla dichiarazione di dissesto, dalla relazione correlata e dal decreto di insediamento dell’Organo Straordinario di Liquidazione (O.S.L.) emesso dal Ministero dell’Interno, decorre un termine di 90 giorni per l’elaborazione di una proposta di bilancio stabilmente riequilibrato».

Il sindaco ha dichiarato che non intende prolungare il proprio mandato oltre quanto strettamente necessario. Dopo l’approvazione della bozza di bilancio riequilibrato e il relativo parere favorevole della Corte dei conti, sottoporrà al Consiglio comunale e ai membri del gruppo di maggioranza la decisione circa l’eventuale prosecuzione fino alla scadenza naturale del mandato. Ha inoltre ribadito il proprio impegno ad affrontare con serietà e responsabilità le sfide connesse al ruolo istituzionale, consapevole dell’importanza della fiducia accordatagli dalla cittadinanza.

Luigi Lo Presti

 

 

 

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