La Diocesi di Acireale con profonda commozione annuncia che è venuto a mancare all’età di 94 anni, Mons. Giuseppe Malandrino, ottavo vescovo della nostra Chiesa locale (dal 1979 al 1998) e vescovo di Noto (dal 1998 al 2007).
Ha reso l’anima a Dio nella mattinata di domenica 3 agosto 2025 nella struttura dell’O.A.S.I. di Aci Sant’Antonio, dove da tempo era ospite.
La camera ardente sarà allestita a partire da oggi pomeriggio, domenica 3 agosto, dalle ore 17 nella Cappella dell’OASI di Aci Sant’Antonio, poi martedì 5 agosto alle ore 9.30 nella Cattedrale di Acireale, seguita dai funerali alle ore 16.30 nello stesso luogo.
I funerali si terranno anche giovedì 7 agosto alle ore 16.00 nella Cattedrale di Noto.
La Diocesi di Acireale invita i fedeli e la comunità locale a unirsi in preghiera per Mons. Malandrino.
Le parole di commiato di mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della CESi: “Con animo grato al Signore, accompagniamo nella preghiera Mons. Giuseppe Malandrino, che ha guidato con sapienza, umiltà e dedizione la nostra Chiesa di Acireale e successivamente quella di Noto. Instancabile annunciatore della Parola, ha lasciato una testimonianza profonda di ascolto, di comunione e di amore per il popolo di Dio e per i sacerdoti. Ne ricordiamo l’umanità schietta, la coerenza evangelica e il grande rispetto per le persone. Invochiamo per lui la ricompensa promessa ai servi fedeli e la luce eterna del Risorto”.
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Nato a Pachino il 12 luglio 1931, Mons. Malandrino è stato ordinato sacerdote il 19 marzo 1955. È stato eletto vescovo di Acireale il 30 novembre 1979 da Papa Giovanni Paolo II, consacrato vescovo a Modica il 26 gennaio 1980, e ha fatto il suo ingresso solenne nella Diocesi di Acireale il 24 febbraio dello stesso anno.
Durante il suo episcopato ad Acireale, Mons. Malandrino ha dedicato la sua vita nella formazione spirituale della comunità diocesana. Il motto episcopale “Dei Verbum audiens” esprimeva il cuore del suo ministero: l’ascolto della Parola di Dio come fondamento della vita e dell’azione pastorale.
La sua prima Lettera pastorale, “In ascolto della Parola” (1982), ne rappresenta il manifesto spirituale e programmatico. Al centro della sua predicazione pose sempre tre parole-chiave: catechesi, conversione, comunione. Ha espresso, inoltre, una particolare attenzione al Clero, riconoscendolo come il primo collaboratore dell’ordine episcopale.
Vescovo del dialogo e della vicinanza concreta, Mons. Malandrino non esitava a entrare nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, a incontrare gli operai. Aveva a cuore la dignità del lavoro e dei lavoratori, in un’epoca segnata da profonde trasformazioni sociali ed economiche.
La sua attenzione pastorale per il mondo del lavoro fu riconosciuta anche a livello nazionale, con la sua elezione nel 1989 a membro della Commissione Episcopale per i Problemi sociali e il Lavoro, e successivamente, nel 1995, nella Commissione per il Servizio della Carità della CEI