Primavera (di nuovo) contro Fratelli d’Italia
L’intervento caustico del consigliere Santo Primavera, ha avuto come obiettivo i parlamentari di centrodestra, con particolare riferimento a Fratelli d’Italia.
“Nessun deputato si è alzato in commissione per difendere l’ospedale di Giarre – ha dichiarato Primavera – soprattutto quelli che dovrebbero più di altri sostenere l’amministrazione Cantarella. La verità, Sindaco, è che lei è rimasto solo.”
Un attacco politico che ha suscitato qualche mugugno in aula, smorzati dall’intervento del consigliere Raffaele Musumeci, che ha invitato tutti ad abbassare i toni: “La sanità non deve essere né di destra né di sinistra. L’ospedale di Giarre è di tutti, e dobbiamo difenderlo insieme… parlando di dati e non di chiacchiere”.
La replica di Fratelli d’Italia
A chiudere il botta e risposta è stato il consigliere Vincenzo Silvestro, in rappresentanza di Fratelli d’Italia, che ha definito le parole di Primavera “allarmistiche e basate su dati parziali”, rivendicando l’attenzione del partito alle questioni sanitarie locali e difendendo l’operato dei propri rappresentanti regionali.
Al termine di questa seduta, densa di contenuti e momenti di polemica politica, il Consiglio Comunale di Giarre ha approvato all’unanimità una risoluzione a tutela dell’ospedale “Sant’Isidoro” e della sanità territoriale.
Una risoluzione articolata per difendere il diritto alla salute
Il documento approvato oggi contiene una serie di impegni e richieste precise rivolte alle istituzioni sanitarie regionali e nazionali. Tra i punti salienti della risoluzione:
- L’impegno del Sindaco, anche in qualità di Presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto, ad attivarsi con ASP, Regione e Ministero della Salute per tutelare il presidio ospedaliero;
- La richiesta di completare l’attuazione del D.A. 22/2019, che prevede 40 posti letto in area medica (attualmente solo 17 sono operativi);
- La riattivazione del blocco operatorio con una seconda sala chirurgica e l’inserimento nell’atto aziendale dell’ASP di una Unità Operativa Semplice (U.O.S.) di Cardiologia e una di Ortopedia;
- La destinazione di un intero piano dell’ospedale a poliambulatorio di specialità aperto sei giorni su sette;
Il potenziamento di radiologia, TAC, punto prelievi e patologia clinica; - Il sostegno alla Casa della Comunità e a servizi di assistenza integrata post-ricovero;
- Il richiamo alla trasparenza e partecipazione, chiedendo che ogni decisione coinvolga operatori, cittadini, associazioni e sindacati.
La risoluzione sarà trasmessa alla Presidenza della Regione Siciliana, all’Assessorato alla Salute, alla Direzione dell’ASP di Catania, ai sindaci del distretto e alla Commissione Sanità dell’ARS.
Un atto che rappresenta un segnale forte, almeno formalmente, di unità politica a difesa del diritto alla salute, in un momento in cui l’ospedale “Sant’Isidoro” appare sempre più fragile.
Ora il testimone passa agli enti sovracomunali. Le richieste del Consiglio sono sul tavolo, nero su bianco. Resta da capire se e come Regione e ASP daranno risposte concrete, o se la mobilitazione delle istituzioni locali si scontrerà, ancora una volta, con il silenzio dei piani alti.