Accoltella la vicina di casa per una banale lite: 34enne arrestata per tentato omicidio IL VIDEO -
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Accoltella la vicina di casa per una banale lite: 34enne arrestata per tentato omicidio IL VIDEO

Accoltella la vicina di casa per una banale lite: 34enne arrestata per tentato omicidio IL VIDEO

Ieri, 1 agosto, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa in data 30 luglio dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania, nei confronti di due soggetti, una donna di 34 anni e un uomo di 26.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, alla luce degli elementi attualmente disponibili e considerando la fase processuale preliminare che non ha ancora permesso l’instaurazione del contraddittorio davanti al giudice, gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati dei seguenti reati:la donna del reato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi, dall’avere profittato di circostanza di tempo e di luogo valevoli ad ostacolare la pubblica e privata difesa e dall’avere agito in presenza delle figlie minori; l’uomo del reato di violenza privata aggravata dai futili motivi, dall’avere profittato di circostanza di tempo e di luogo valevoli ad ostacolare la pubblica e privata difesa e dal metodo mafioso.

Il provvedimento restrittivo in parola scaturisce da investigazioni, di tipo tradizionale e tecnico svolte da personale specializzato della III Sezione Investigativa “Reati contro la persona, sessuali e in pregiudizio di minori”, a seguito del ferimento, accaduto la sera del 20 luglio scorso, di una giovane donna catanese, presentatasi, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Garibaldi Centro”, in codice rosso, perché attinta con un coltello in più parti del corpo, segnatamente alla spalla sinistra, all’avambraccio destro e al collo (zona, questa, interessata dalla presenza di plurimi importanti vasi sanguigni, vene ed arterie, la cui lesione può comportare elevato rischio di rapida morte).

A conclusione delle celeri indagini, caratterizzate dalla combinazione di esiti dell’attività captativa, della disamina di riprese video e audio di interesse, nonché delle dichiarazioni assunte dai testimoni e dalla persona offesa, è stato possibile comprendere che il ferimento in parola sarebbe stato originato da una banale lite condominiale, in ragione della quale l’uomo avrebbe aggredito verbalmente la giovane e fisicamente un ospite della predetta sino a farlo allontanare, minacciando la giovane donna di gravi e allarmanti ritorsioni allo scopo di costringerla a trasferirsi altrove, minacce amplificate dalla contestuale rivendicazione della sua appartenenza al gruppo mafioso “Cappello-Carateddi” e dalla affermata disponibilità di armi.

Questa prima violenta fase dell’aggressione sarebbe poi degenerata nell’accoltellamento posto in essere dalla donna, la quale avrebbe agito in modo insidiosamente rapido e attingendo la vittima scagliando, dall’alto verso il basso, più colpi in rapida successione, alcuni dei quali la attingevano; la 34enne sarebbe poi stata bloccata da alcuni dei presenti alla vista della copiosa perdita di sangue della vittima ma, senza resipiscenza, avrebbe dopo qualche istante ripreso la propria azione violenza, esprimendo anche a parole il proprio intento omicidiario, come tra l’altro emergerebbe anche dalla registrazione dell’audio estrapolato da un sistema di video sorveglianza.

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