La consegna degli appartamenti Iacp di via Trieste, nel quartiere popolare Jungo a Giarre, così come annunciato nei mesi scorsi dall’Iacp di Acireale, ente titolare degli immobili, era stata fissata per il prossimo 14 ottobre.
Data che, però, si apprende, è destinata a slittare di qualche mese. La conferma giunge dallo stesso Iacp di Acireale che segue l’evolversi dei lavori. Invero, osservando i cantieri di via Trieste, appare più che evidente che le opere di rifunzionalizzazione nelle due palazzine, sono tutt’altro che verso la conclusione. Solo in un blocco gli interventi sembrano essere a buon punto: sono state ultimate le facciate ed eliminati i ponteggi. Decisamente più indietro, invece, i lavori nel secondo complesso di via Trieste, dove le opere di tinteggiatura dei prospetti sono ancora in itinere, mentre i ponteggi sono ancora montati, cosi come l’enorme gru che sovrasta l’area del cantiere.
Dal punto di vista burocratico non mancano le difficoltà organizzative da imputare alla dismissione dell’Ufficio Case del Comune per carenza di personale. Il sindaco Leo Cantarella, in riferimento al cantiere di via Trieste, conferma che “da informazioni assunte dai tecnici, la data del 14 ottobre non potrà essere rispettata. Probabilmente – afferma – i cantieri si concluderanno entro l’anno. Da parte nostra stiamo perfezionando le pratiche che riguardano gli assegnatari in graduatoria”. Rimane tutta da definire, invece, la circostanza relativa agli alloggi eccedenti, in tutto 14, per i quali non esiste alcuna graduatoria.
La delicata questione, con le sue incognite sull’operatività dell’Ufficio Case, era già stata al centro, nei mesi scorsi, di una interrogazione del consigliere di opposizione Leo Patanè. “Purtroppo – afferma Patanè – sono trascorsi mesi dalla mia segnalazione, ma nulla di concreto è’ stato disposto dall’amministrazione. Anzi, l’unica dipendente e responsabile dell’ufficio comunale preposto alle case popolari, è stata trasferita in altri uffici. Ne consegue che oggi al Comune non c’è nessuno che stia affrontando la delicata questione degli alloggi popolari ed anche i cittadini interessati non hanno più uffici e dipendenti a cui rivolgersi. Rimane il pericolo concreto e attuale che i 14 appartamenti, allo stato privi di assegnatari, siano occupati illegalmente.”