Giarre, Nello Azzarelli, 20 anni dopo… ancora tra noi! -
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Giarre, Nello Azzarelli, 20 anni dopo… ancora tra noi!

Giarre, Nello Azzarelli, 20 anni dopo… ancora tra noi!

Non è stata una semplice commemorazione. Di quelle che, esaurite parole e frasi di circostanza, finiscono lì. No… Sicuramente, Nello non lo avrebbe mai voluto. Piuttosto… una riunione tra vecchi amici… sul filo della memoria e dei ricordi. Un ritrovarsi di amici… della vecchia scuola di Giornalismo… quello con la “G” maiuscola. Quello che aveva ne “Il Gazzettino di Giarre”, ne “La Voce dello Jonio”, ne “La Tribuna di Giarre” i suoi punti focali… le sue fucine…

Il ricordo del 20° anniversario della scomparsa di Nello Azzarelli, non è stata “la solita” commemorazione. La Chiesa Madre di Giarre ha accolto gli amici, i colleghi, i compagni di una vita spesa all’insegna de “la fede in Dio, l’amore per la famiglia, la gioia per il lavoro, la passione per lo sport, l’amicizia”. Sono le parole che Giovani Di Bartolo propose il giorno dell’ultimo addio a Nello. Venti anni fa. Sono le parole che hanno ricordato Nello Azzarelli… assieme a tante altre… miste a ricordi, emozioni, pensieri, episodi di vita, sensazioni.

Sabato scorso, al termine della Santa Messa, officiata da Don Nino Russo e concelebrata da Don Carmelo Di Costa (“nel ricordo dell’amico Nello”), l’emozione di ricordare Nello ha avvolto i presenti. Riuniti dalla sorella Rosalba, i presenti hanno ricordato l’amico e il collega, nell’incontro “Onestà, correttezza e informazione”. Tre parole che hanno saputo tratteggiare appieno Nello Azzarelli, il suo essere uomo di fede, giornalista, bancario, amico, fratello.

Un ritratto fatto di stima, affetto, rimpianti e riconoscenza. Un ritratto che è stato tratteggiato dalle parole di Rosario Faraci (docente universitario e giornalista), di Isidoro Barbagallo (giornalista), di Gaetano Rizzo (giornalista). Parole che hanno ricordato onestà intellettuale ed impegno, capacità di dialogo ed affabilità, semplicità e dedizione al lavoro. Stima e riconoscenza, rimpianto per una “chiamata al cielo arrivata troppo presto” e serenità trasmessa ai colleghi più giovani. Dall’esperienza alla Voce dello Jonio a quella del Giornale di Sicilia, dalle colonne del Corriere dello Sport alle pagine del Gazzettino di Giarre. Passando per l’impegno nell’Azione Cattolica e nella sua attività di bancario.

Al microfono si sono alternati, con parole commosse e lacrime a stento trattenute, i ricordi, le vicende vissute, i momenti trascorsi, gli episodi divertenti e le lezioni di vita, trasmessi ai presenti dalle testimonianze di Angelo D’Anna, Giovanni Di Bartolo, Girolamo Barletta, Maurizio Cannavò, Peppino Vecchio, Francesco La Rosa, Giovanni Grasso, Giovanni Finocchiaro, Corrado Petralia, Nunzio Currenti. E davanti agli occhi e nelle menti dei presenti sono passati i fotogrammi di una vita.

Le prime esperienze giornalistiche e l’inizio del lavoro come bancario; le partite allo stadio negli anni d’oro del Giarre Calcio (“la grande competenza calcistica di Nello era di esempio per tutti, si pendeva dalle sue labbra”) e il tifo per il grande Torino (sua l’iniziativa di far apporre, all’interno della villetta Garibaldi, una lapide a ricordo della tragedia di Superga del 1949); la sua presenza attiva nell’Azione Cattolica e la grande semplicità del suo vivere quotidiano; il suo essere “moderatore” degli entusiasmi esuberanti di qualche collega tifoso e il suo saper “fare compagnia” divertendosi con gli amici.

E sulla scia dei ricordi, le parole hanno dato il via al cammino della memoria futura: la proposta di intitolare a Nello Azzarelli la tribuna stampa dello stadio di Giarre, la cui riqualificazione è nei programmi futuri; la promessa, fatta dal Sindaco D’Anna, di una pubblicazione, curata dal Comune di Giarre, degli articoli più significativi di Nello.

Il saluto di Rosalba Azzarelli, tra il ringraziamento ai presenti e il pensiero rivolto a Nello, lassù in cielo, ha accompagnato, con commozione, ricordi e immagini, gli ultimi sprazzi di tempo da trascorrere insieme… Tempo volato via veloce, intenso…

E, nel lento fluire dei saluti, accompagnati dalla promessa di rivedersi, ad ognuno dei presenti è parso di vedere , ancora una volta, il volto sorridente di Nello… che sembrava dire: “Ma dai.. tutta questa gente… qui… per me?”.

Corrado Petralia

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