Alla vigilia della nuova stagione delle piogge torrenti, piccoli corsi d’acqua e le innumerevoli caditoie intasate rappresentano un potenziale pericolo di natura idraulica. Particolarmente allarmante il quadro nel greto del torrente Macchia nel quale si concentrano rifiuti ingombranti anche di grosse dimensioni che ostacolano il deflusso delle acque meteoriche con pericoli di tracimazioni con eventuale pregiudizio sulle abitazioni, in particolare nei tratti del torrente che costeggia le abitazioni di via Lisi. La rigogliosa vegetazione incontrollata che occupa ampi spazi del corso d’acqua copre in parte la mole di rifiuti in abbandono tra cui pneumatici di autocarri, elettrodomestici in disuso, cumuli di materiale edilizio proveniente da demolizioni, profilati in ferro. E persino un vecchio palo in cemento della pubblica illuminazione che, da oltre un anno, giace sul letto del torrente, in corrispondenza dell’ingresso di via Lisi.  La mancata rimozione di questi rifiuti mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini in occasione di intense piogge, quando il torrente Macchia si ingrossa. Analogamente, altri corsi d’acqua necessitano di urgenti bonifiche per scongiurare pericoli. Un caso emblematico è rappresentato dal torrente Guddi che taglia la zona alta di Macchia, in una zona ad alta densità abitativa.

E alla vigilia della stagione delle piogge anche un gran numero di caditoie – sono oltre 4 mila quelle presenti su tutto il territorio – sono ricolme di detriti che si sono pietrificati all’interno delle griglie, rendendo difficile il drenaggio delle acque meteoriche. Caditoie che, periodicamente, vengono svuotate ma non tutte per via degli alti costi. Nel frattempo alcune di quelle sature che ricadono nelle zone centrali della città, non svolgono la loro funzione idraulica e l’acqua piovana non essendo incanalata finisce per allagare strade e marciapiedi, cosi come sovente si verifica in via Trieste, ma anche in pieno centro