Seconda affermazione stagionale per il portacolori della Scuderia Ateneo, la prima in assoluto nella gara di casa, su PA 2000 Honda. Alle spalle di Caruso, uno straordinario Gianni Cassibba, in rimonta con la Osella PA 30 Zytek Catania Corse, abile a precedere con un colpo di coda il compaesano Franco Caruso, terzo con la Gloria Kawasaki Ateneo a 43 centesimi. Sfida interminabile, ricca di colpi di scena
Con una autentica prova di forza, suggellata inoltre dal miglior riscontro cronometrico anche al sabato, dopo le due salite di ricognizione, il portacolori della Scuderia Ateneo ha preceduto al traguardo lo straordinario comisano Gianni Cassibba (foto a destra) (quattro volte in trionfo a Milo), in rimonta con una Osella PA 30 Zytek Catania Corse finalmente a punto (pur staccato di poco più di 23” dalla vetta) e l’altro esperto comisano Franco Caruso (foto a sinistra) a sua volta secondo assoluto dopo Gara 1, al volante della Gloria C8P Kawasaki 1.4 della Ateneo, ma forse un tantino deconcentrato in occasione della seconda sessione cronometrata. Alla fine, Franco Caruso ha accusato un “gap” di appena 43 centesimi da Cassibba.
Particolarmente felice il vincitore, subito dopo aver tagliato da primo della classe il traguardo di una gara interminabile, particolarmente impegnativa e ricca di colpi di scena. “Non è stata facile mantenere alta la concentrazione per tutta la durata della giornata – ammette Luca Caruso – per fortuna il tracciato, oggi, ha presentato migliori condizioni di aderenza, rispetto alle salite di ricognizione e le nuove regolazioni di assetto, sulla mia Osella PA 2000, devo dire che hanno funzionato abbastanza bene. Onore comunque a tutti i miei avversari, bravi e concreti”.A ridosso del podio si è piazzato l’altro comisano Samuele Cassibba, il quale, risolte in Gara 1 alcune noie ai rapporti del cambio della sua Osella PA 21 JrB Suzuki mille Catania Corse palesate nel corso della salite di ricognizione, non ha poi preso piena affinità con i 6,4 km del severo tracciato compreso tra Macchia di Giarre e Milo.
La ventenne trapanese (di Buseto Palizzolo) Martina Raiti, ‘figlia d’arte’, ha pure fatto incetta di premi nella Coppa Dame e tra le Under 25, con la Osella PA 21J Honda schierata a Giarre dalla Trapani Corse.
Il vincitore della 21a Cronoscalata Giarre Montesalice Milo, Luca Caruso, si è inoltre portato a casa il Memorial “Isidoro Di Grazia”, in memoria del fondatore della corsa in salita ed il 3° Trofeo Santa Venerina, per il miglior intermedio fatto registrare nella frazione di Miscarello, in territorio di Santa Venerina.Tra le Autostoriche, nella ideale classifica tra Raggruppamenti, prima vittoria assoluta in carriera per il palermitano Antonio Piazza, su Lucchini SP90 Alfa Romeo dell’Armanno Corse (prima anche nel 4° Raggruppamento), davanti all’altro palermitano (di Marineo) Andrea Barbaccia, su Paganucci Sport Bmw Aspas ed al messinese Salvatore Caristi, con la Fiat 128 Berlina della Phoenix, a sua volta vincitore del 3° Raggruppamento. Nel 1° Raggruppamento, successo per il palermitano Marco Russo (Bmw 2002 Ti, Armanno Corse), imitato dal nisseno Francesco Branciforti (sul gradino più alto del podio nel 2° Raggruppamento, su Porsche 911 Sc “by Spm” della Scuderia Etna. L’augustano Camillo Centamore ha infine prevalso nel 5° Raggruppamento, su Corsini F. Junior.
La classifica:
- 1) Luca Caruso (Osella PA 2000 Honda), in 6’40”36
- 2) Gianni Cassibba (Osella PA 30 Zytek), in 7’03”53
- 3) Franco Caruso (Gloria C8P Evo Kawasaki 1.4), in 7’03”96
- 4) Samuele Cassibba (Osella PA 21 JrB Suzuki 1.0), in 7’14”67
- 5) Salvatore Reina (Elia Avrio ST09 Suzuki),in 7’40”90
- 6) Turi Caruso (Elia Avrio ST09 Suzuki), in 7’44”21
- 7) Giuseppe Di Marco (Osella PA 27S Bmw), in 7’53”52
- 8) Ivan Tudisco (Renault Clio Cup), in 8’05”95
- 9) Gianni Carfì (Tatuus F. Renault 2.0), in 8’08”64
- 10) Roberto Garaffo (Radical SR4 Suzuki), in 8’09”41.









