A Francavilla di Sicilia tutta l’arte di Sgarlata -
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A Francavilla di Sicilia tutta l’arte di Sgarlata

A Francavilla di Sicilia tutta l’arte di Sgarlata

Il quotato pittore, oggi residente in Toscana, ha voluto donare al Comune in cui ha trascorso buona parte della sua vita, sessanta sue opere, che rimarranno permanentemente esposte nelle sale di Palazzo Cagnone. Nei giorni scorsi ha avuto luogo la solenne cerimonia di consegna della corposa collezione di ritratti, paesaggi, nature morte, dipinti a rilievo e “falsi d’autore”

I piccoli centri della provincia siciliana non costituiscono certo un contesto favorevole per un artista in cerca di affermazione, specie se ci riferiamo ai tempi in cui la comunicazione globale di Internet non esisteva ancora. A Francavilla di Sicilia avveniva, quindi, che l’aspirante pittore Antonio Sgarlata faceva le valigie per trasferirsi in Toscana, da dove avrebbe poi spiccato il volo verso l’empireo dell’arte.

Ma contrariamente a tanti “emigrati di successo”, questo quotato artista non ha mai “odiato” il paese in cui ha trascorso gli anni giovanili e che l’ha apprezzato come raffinato maestro decoratore, al punto che, in queste settimane, Sgarlata ha voluto donare una consistente ed altamente rappresentativa parte della sua apprezzatissima produzione pittorica al Comune dell’Alcantara ed, esattamente, al pregiato edificio di Palazzo Cagnone, dove nei giorni scorsi il generoso ed illustre concittadino è stato solennemente ringraziato dal sindaco Lino Monea alla presenza di un folto uditorio, che ha anche potuto ammirare, alle pareti della grande Sala della Colonna, le sessanta tele oggetto della donazione.

«Per quanto mi riguarda – ha spiegato un emozionatissimo Antonio Sgarlata nel corso della cerimonia – si è trattato di un ritorno alle origini, perché quando facevo solo il decoratore, gli allora proprietari privati di Palazzo Cagnone mi affidarono la realizzazione delle artistiche porte di questo pregiato immobile da cui, tra l’altro, la mia abitazione francavillese dista appena una manciata di metri. Quando ho appreso che il Comune di Francavilla, nel frattempo divenutone proprietario, allestisce qui periodicamente delle mostre d’arte, ho detto al sindaco Lino Monea che mi avrebbe fatto immenso piacere di poter tenere anch’io una personale a Palazzo Cagnone. Il primo cittadino ha assecondato subito questo mio desiderio, al che ho pensato di non allestire la solita mostra di un paio di settimane, bensì un’esposizione permanente delle mie opere che, quindi, ho convintamente donato al Comune, ricongiungendomi con le mie radici. Chissà…: un giorno mi piacerebbe che qualche via o piazza di Francavilla portasse il mio nome».

«Personalmente non posso essere utile in tal senso – ha spiritosamente e “scaramanticamente” ribattuto il sindaco Monea riferendosi al fatto che nella toponomastica si può rientrare dopo almeno dieci anni dalla morte – in quanto io non sarò più il primo cittadino di questo paese, perché al mio posto ci sarà qualcuno che attualmente non ha ancora l’età per candidarsi alle elezioni o, probabilmente, deve ancora nascere… Battute a parte, quello odierno è un evento che porterò sempre nei miei ricordi di pubblico amministratore: la generosa donazione fatta dal maestro Sgarlata alla nostra comunità è un gesto che oserei definire “storico” per Francavilla, e che capita a fagiolo in un momento in cui la mia Amministrazione Comunale sta tentando di investire il più possibile sull’arte e sulla cultura, anche come elementi attrattori di turismo. L’edificio in cui ci troviamo, in particolare, si accinge ad ospitare anche i reperti di epoca greca affiorati nei decenni scorsi dal sottosuolo francavillese e sino ad oggi conservati presso il museo “Paolo Orsi” di Siracusa: questi e, da oggi, gli stupendi dipinti di Antonio Sgarlata faranno sicuramente del nostro Palazzo Cagnone un polo culturale di rilevanza regionale».

Il primo cittadino francavillese ha quindi consegnato all’ottantottenne artista una pergamena di riconoscenza per il nobile gesto ed, a cerimonia conclusa, ha offerto al numeroso pubblico presente un rinfresco a buffet.

Antonio Sgarlata, oggi residente nel Comune toscano di Vernio, in provincia di Prato, è nato a Giardini Naxos nel 1928, ma ha trascorso buona parte della sua vita a Francavilla di Sicilia, dove ha lavorato come decoratore, attività artistico-artigianale che successivamente lo ha indotto ad accostarsi alla pittura.

Oltre mezzo secolo fa ideò il genere della pittura a rilievo, ossia una tecnica in grado di trasmettere forti emozioni in quanto è come se i colori si sollevassero dalla tela per proiettarsi verso l’osservatore. Con tale tecnica, l’artista siciliano ha realizzato, tra l’altro, un solare panorama “mozzafiato” di Taormina, le stazioni della Via Crucis, il suo autoritratto e varie nature morte, assimilabili a delle sculture per la tridimensionalità che la pittura a rilievo conferisce ai soggetti ritratti.

Agli inizi della carriera, Sgarlata si è fatto conoscere ed apprezzare per i suoi “falsi d’autore”, ossia riproduzioni fedelissime dei capolavori della pittura mondiale di tutti i tempi (come La Gioconda di Leonardo, il Cristo Deposto di Andrea del Sarto, la Chiromante del Caravaggio, ecc.) da lui, comunque, personalizzati con qualche elemento innovativo (alla Gioconda, ad esempio, ha messo in braccio un ermellino, mentre nella natura morta di Monet ha inserito un po’ di buona frutta della sua Sicilia).

Per il resto, l’arte del maestro Sgarlata risulta fortemente ispirata dalla solarità tipica dei paesaggi siciliani (il giallo e l’arancio sono i colori più ricorrenti sulle sue tele).

Nella sua ricca produzione rientrano anche nudi femminili e ritratti di anziani.

La sua è una pittura schietta, semplice e genuina, che trasmette un senso di pace e serenità.

Ai dipinti di Sgarlata sono state dedicate una sessantina di mostre in prestigiose sedi espositive italiane, ed i suoi quadri sono stati venduti in diversi Paesi del mondo (Russia, Stati Uniti, Argentina, Giappone, Australia, ecc.).

«Nato per l’arte, educato dall’arte, vivo solo per l’arte» è il significativo motto che Antonio Sgarlata ha coniato per esprimere tutto il senso della sua esistenza, che da oggi “rivive” nella “sua” Francavilla, all’interno delle stanze di Palazzo Cagnone.

Rodolfo Amodeo

 Antonio Sgarlata 01 Antonio Sgarlata 02

Antonio Sgarlata 03 Antonio Sgarlata 04

Antonio Sgarlata 05

FOTO: un autoritratto di Antonio Sgarlata ed, accanto, il pittore mentre riceve dal sindaco di Francavilla, Lino Monea, la pergamena di riconoscenza. Nelle altre foto alcuni dei dipinti donati dall’artista a Palazzo Cagnone

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