Costruzione del gioco, progressione con la palla, traversone, goal. Nell’ultima seduta di Consiglio comunale con un gioco di squadra è stato svelato un nuovo caso clamoroso: il Comune di Giarre non spende fondi assegnati dalla Regione per i poveri. La cifra si aggira intorno ai 3 milioni di euro.
L’azione comincia con i consiglieri di maggioranza Vincenzo Silvestro e Salvatore Cantarella che impostano il gioco e spiegano che Giarre, da Comune capofila del distretto socio-sanitario, gestisce dei finanziamenti della Regione, tra cui anche fondi vincolati che devono essere spesi per realizzare progetti di inclusione e contrasto alla povertà. Quindi fondi per le fasce deboli della società e per tutti i Comuni del distretto. Si tratta di fondi erogati annualmente, per cui occorre un’accurata rendicontazione necessaria anche per ricevere ulteriori somme. A supporto dei colleghi di maggioranza è intervenuto il consigliere Di Grazia.
La palla è passata, quindi, all’assessore ai servizi sociali, Irene Leotta che ammette: “Abbiamo avuto difficoltà, se le somme non vengono svincolate non possiamo spendere, malgrado richieste scritte o orali. Se non svincoliamo queste somme, ad esempio, gli assistenti sociali non possono essere assunti a tempo determinato. Appena possono fuggono altrove. Se non vengono impegnate le somme devono essere restituite. La Regione chiede rendiconto”. Ed ecco il traversone “In questi mesi ho subito, non ci siamo potuti muovere. Abbiamo bisogno di maggiori delucidazioni”.
L’affondo finale tocca alla dirigente competente dei servizi sociali, Letizia Nanì che, dopo aver precisato che il distretto spende per realizzare servizi sociali somme per un valore di 5milioni di euro, precisa che le somme di cui si parla riguardano le annualità 2018-2019 e 2020. Negli anni passati le somme arrivavano tardi dalla Regione e i Comuni avevano difficoltà ad impegnare, poi la stessa Regione ha corretto il tiro. Ma per gli anni successivi. Sono rimaste queste somme in cassa (o dovrebbero essere rimaste) nel Comune di Giarre, non spese, relative alle annualità 2018-2020.
I servizi sociali non riescono a spendere questi soldi perchè dalla ragioneria ricevono continuii rinvii: prima era stato detto loro che bisognava aspettare l’uscita del dissesto, poi che bisognava aspettare l’approvazione del rendiconto 2023, e così via. Serve un’attestazione certa dalla ragioneria, cioè che si indichi quando questi soldi saranno spesi e si mantenga questa indicazione. Altrimenti questi 3 milioni di euro vanno restituiti, oppure potrebbe pure essere nominato un commissario per spenderli. Ma questi milioni dovrebbero comunque essere impegnabili.
Ascoltando la seduta del Consiglio non si capisce bene se alla ragioneria queste somme stanno servendo per far quadrare da un punto di vista contabile i conti: mancano i giocatori dell’altra squadra ovvero la ragioneria. Fatto sta che la partita la stanno perdendo tutte le persone svantaggiate dei 10 Comuni del distretto che hanno bisogno e diritto a servizi per 3 milioni di euro. Ma questi soldi non si stanno spendendo.