È caos negli uffici comunali di viale Federico di Svevia, dove da giorni si registrano lunghe file di cittadini infuriati a causa della valanga di avvisi di accertamento tributario inviati dal Comune. Una vera e propria pioggia di cartelle: secondo fonti interne, sarebbero state spedite oltre 10.000 comunicazioni, ma il vero problema non è tanto la quantità quanto l’enorme quantità di errori contenuti.

Dalle prime verifiche emerge infatti che molti degli avvisi riguardano posizioni già saldate, altre sono prescritte, intestate a soggetti defunti o addirittura a persone che non hanno mai posseduto nulla a Giarre. Una situazione che ha generato un’ondata di proteste e malumori tra i cittadini, costretti a dimostrare la propria correttezza fiscale e a perdere ore — se non giornate — per ottenere chiarimenti.

«È una vergogna. Ho ricevuto un avviso per una tassa del 2011 che ho pagato regolarmente e di cui ho la ricevuta. Ma adesso devo perdere tempo e pazienza per spiegare l’ovvio», sbotta un contribuente in coda da ore.

All’interno degli uffici, la situazione è tesissima: personale ridotto, sportelli intasati e raccomandate da consegnare a centinaia di cittadini che si accalcano ogni giorno, alimentando code snervanti e disagi crescenti.

Molti giarresi si chiedono se non sia questa una mossa affrettata e mal calibrata dell’Ente, forse nel tentativo di far quadrare i conti con entrate forzate, anche a costo di creare disagio e disservizi. Non è escluso, secondo alcune voci, che si tratti di un’operazione affidata a una società esterna con banca dati non aggiornata.

Il tutto si inserisce in un contesto amministrativo già delicato. Intanto, i cittadini pagano il prezzo più alto, tra la frustrazione per gli errori e l’ansia per possibili sanzioni future, nonostante la propria regolarità.

Un’altra pagina buia per l’amministrazione giarrese, dove al danno si aggiunge ancora una volta la beffa dell’inefficienza.