Pioggia di cenere vulcanica sui comuni del comprensorio Jonico -
Catania
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Pioggia di cenere vulcanica sui comuni del comprensorio Jonico

Pioggia di cenere vulcanica sui comuni del comprensorio Jonico

L’Etna torna a brontolare, rumoreggiando e cospargendo di cenere vulcanica i Comuni del comprensorio Jonico . Dopo l’attività vulcanica “stromboliana” che ha interessato il cratere di nord-est relativamente alla giornata di ieri, oggi è arrivato il turno del cratere centrale (“Voragine”).

L’attività vulcanica nel cratere centrale, iniziata poco prima delle ore 13, si sta sostanziando, a differenza di quella del giorno precedente, in una continua fontana di lava alta qualche centinaio di metri. Tuttavia, secondo l’INGV di Catania (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), tale attività non ha mai raggiunto l’intensità riscontrabile nel mese di dicembre scorso.

In presenza comunque di una fenomenologia come quella riscontrabile, l’ampiezza del tremore vulcanico aumenta inevitabilmente. Il vento che soffia verso sud-est, ha determinato che ad essere colpiti dall’emissione di cenere vulcanica siano stati i Comuni di Giarre, Riposto, Sant’Alfio, Santa Venerina, Zafferana e Milo.

Al momento, la pioggia di materiale piroclastico sta interessando particolarmente e in maniera copiosa, Milo e Fornazzo, le cui strade sono ricoperte da  un sottile strato di cenere. Buona parte della popolazione del territorio Jonico si è interrogata sull’eventuale esistenza di una correlazione tra le scosse sismiche manifestatesi recentemente nel comprensorio in questione, e l’attività vulcanica in corso.  In merito, l’INGV di Catania ha evidenziato che non esiste alcuna correlazione tra il fenomeno sismico e l’attività vulcanica, quando quest’ultima interessa il cratere sommitale.

Diversamente, quando si prepara un’eruzione sui fianchi del vulcano, si registra un’attività sismica molto intensa. L’INGV rassicura dunque la popolazione inerentemente all’Etna (in eruzione nella foto di Alessandro Lo Piccolo), che da ieri è tornata sbuffare.

Umberto Trovato

 

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