Francavilla di Sicilia celebra il suo glorioso passato -
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Francavilla di Sicilia celebra il suo glorioso passato

Francavilla di Sicilia celebra il suo glorioso passato

Presentato a Palazzo Cagnone il corposo volume di Angelo Pirri sulle vicende della cittadina dell’Alcantara attraverso i secoli. Gli accurati ed appassionati studi del dirigente di banca in pensione sono stati apprezzati anche dagli autorevoli docenti universitari di Storia Moderna Giuseppe Restifo ed Elina Gugliuzzo, intervenuti all’evento in veste di qualificati relatori

Come confermatoci dal suo stesso autore, a quasi una settimana dalla sua entrata in distribuzione il volume “Francavilla nella Storia di Sicilia” di Angelo Pirri è già stato acquistato da tanti cittadini del Comune dell’Alcantara, ma anche da lettori di altre località siciliane, interessati ai contenuti della corposa pubblicazione (quasi cinquecento pagine edite per i tipi della “Book Sprint”) che vanno oltre la dimensione strettamente localistica.

L’opera in questione è stata presentata ufficialmente nel pomeriggio di sabato scorso a Francavilla nella “Sala della Colonna” di Palazzo Cagnone alla presenza di un folto e qualificato uditorio, che annoverava anche parecchi amici d’infanzia ed ex colleghi di lavoro dell’autore, stimato dirigente di banca, oggi in pensione, in diversi Comuni dell’isola.

I lavori, moderati dal sottoscritto giornalista, sono stati aperti dal saluto del sindaco Lino Monea, il quale ha firmato la nota introduttiva del volume.

E ad ulteriore testimonianza dell’indiscusso valore della ricerca condotta da Pirri sul suo amato paese natio, hanno fatto seguito gli interventi di due autorevoli esponenti del mondo accademico messinese conosciuti ed apprezzati a livello internazionale, ossia i docenti di Storia Moderna Giuseppe Restifo, professore ordinario presso l’ateneo peloritano, ed Elina Gugliuzzo, ricercatrice presso l’Università Telematica “Pegaso” di Napoli nonché docente presso l’Université de Nice (Francia).

Quest’ultima ha evidenziato la completezza degli studi affrontati da Angelo Pirri per ricostruire dettagliatamente le vicende del suo paese dalla Preistoria ai nostri giorni, attingendo sia alle fonti ed alla bibliografia ufficiali e sia alla non meno significativa memoria storica locale, tramandata oralmente dagli “amarcord” degli anziani. «Leggendo quest’opera a cominciare dal titolo che le è stato dato – ha in particolare sottolineato la professoressa Gugliuzzo – ci si rende conto che Francavilla, con le eminenti personalità che ha espresso, l’hanno abitata o semplicemente frequentata, ha avuto un ruolo molto importante, ed a volte persino determinante, nelle vicende storiche della Sicilia. Protagonisti della storia narrata da Angelo Pirri non sono, comunque, solo potenti ed uomini illustri, ma anche umili abitanti, agricoltori ed artigiani del luogo, come le “tre fornaie” che tanto si prodigarono per sfamare la popolazione francavillese ai tempi del pane razionato con le tessere».

Il prof. Giuseppe Restifo, dal canto suo, non ha potuto fare a meno di accennare alle proprie origini francavillesi ed alla sua infanzia trascorsa nella cittadina dell’Alcantara, dove in tanti ancora lo ricordano giocare al pallone in una squadra locale. «Essere qui oggi per parlare di un’opera su un paese a me molto caro – ha esordito il docente universitario – è per me motivo di grande compiacimento. E non a caso son venuto qui in… giacca, un indumento per me inconsueto, ma che oggi mi son sentito in dovere di indossare proprio in onore di un luogo e di un evento per me estremamente importanti. Ormai quasi tutti i Comuni possono vantare pubblicazioni sulle rispettive storie, ma questa data alle stampe dall’amico ragioniere Angelo Pirri si caratterizza per la scrupolosa ricerca, degna di uno storico di professione. In passato c’era già stato qualche apprezzabilissimo tentativo di mettere per iscritto la storia della comunità francavillese, ma questo di Pirri è senz’altro quello più completo ed esaustivo in quanto, oltre ad abbracciare anche il periodo contemporaneo, tiene conto dei ritrovamenti archeologici degli ultimi decenni, che hanno consentito di far risalire all’epoca greca (VI-IV secolo a. C.) i primi insediamenti umani in questo territorio, mentre prima si tendeva a  raccontare la storia di Francavilla solo a partire dal Medioevo. Questo testo – ha concluso Restifo – è un mirabile esempio-dimostrazione di come alla cosiddetta “grande storia” non siano assolutamente estranee le piccole ed apparentemente anonime comunità locali e le preziose testimonianze da esse custodite, a partire, ad esempio, dai registri parrocchiali, che con i loro dati sulle nascite, sui matrimoni e sui decessi riescono ad illuminarci sulle dinamiche sociali delle varie epoche».

I relatori hanno anche elogiato la capacità di Angelo Pirri di prendere spunto da una realtà locale (quella della comunità francavillese) per spingersi ad offrire al lettore una più complessiva panoramica della storia dell’intera Sicilia, nonché lo stile estremamente discorsivo e divulgativo che contraddistingue l’opera, rendendone agevole e piacevole la lettura.

Infine è intervenuto l’autore, il quale non ha potuto fare a meno di rivolgere un commosso pensiero al compianto amico nonché lontano parente Salvatore Puglisi, ex sindaco di Francavilla di Sicilia improvvisamente deceduto quattro anni fa lasciando incompleta la sua pubblicazione sulla storia della cittadina dell’Alcantara, cui stava lavorando da tempo. «Con lindimenticabile Salvatore (Puglisi, ndr) – ha sottolineato Angelo Pirri – ci confrontavamo reciprocamente e costantemente sulle tematiche storiche del nostro paese, e spesso gli fornivo tracce, spunti e persino libri e pubblicazioni utili alla sua ricerca. Tuttavia, ho sempre rispettato la sua proverbiale riservatezza riguardo alla documentazione da lui raccolta, che non ho osato chiedere di poter visionare nemmeno ai suoi eredi. Per la stesura di “Francavilla nella Storia di Sicilia” mi sono, quindi, esclusivamente avvalso delle fonti in mio possesso. Ma è stata proprio la memoria di Salvatore Puglisi, sin da quella tristissima mattina in cui è venuto a mancare, ad indurmi quasi inconsciamente a pubblicare questi miei studi su Francavilla, quasi fossero un’eredità culturale da lui lasciatami».

Il gradevole pomeriggio si è concluso con un rinfresco a buffet offerto dall’autore dell’interessante volume, che non può certo mancare nelle librerie dei francavillesi “doc” e, più in generale, di tutti i cultori dell’appassionante Storia di Sicilia.

Rodolfo Amodeo

Da sinistra Elina Gugliuzzo, Angelo Pirri e Giuseppe Restifo

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