Demolition Men: i “nipoti” etnei dei Police -
Catania
16°

Demolition Men: i “nipoti” etnei dei Police

Demolition Men: i “nipoti” etnei dei Police

Quattro apprezzati musicisti di Castiglione di Sicilia, Randazzo e Bronte riescono a ricreare fedelmente le inconfondibili sonorità ed atmosfere della storica band londinese guidata da Sting. Ieri sera il “Taboo” di Francavilla di Sicilia ha ospitato per la seconda volta una loro applaudita performance live

L’inconfondibile e trascinante sound dei “Police” è risuonato ieri sera al “Taboo” di Francavilla di Sicilia. Nell’ambito dei concerti ospitati periodicamente dai fratelli Fabio e Valerio Vaccaro nel loro noto ritrovo di Via Gramsci, è infatti tornata ad esibirsi, dopo la prima applaudita performance di qualche anno fa, la “tribute band” dello storico gruppo londinese composta da alcune “vecchie conoscenze” del panorama musicale pedemontano etneo (provenienti, in particolare, dai Comuni di Castiglione, Randazzo e Bronte), ovvero Salvo Sanfilippo (lead vocal, chitarra acustica e piano), Salvo Camarda (basso elettrico), Giancarlo Camarata (chitarra elettrica e backing vocals) ed Emanuele Caggegi (batteria).

Senza alcun riferimento – come tengono a precisare i diretti interessati – a certi “rottamatori” politici italiani di cui tanto si è parlato negli ultimi anni, “Demolition Men” è il nome che, ispirati da una quasi omonima canzone dei loro “idoli”, i quattro musicisti hanno dato a questa loro formazione, costituita alla fine del 2012 e con già all’attivo diverse esibizioni live in gettonatissimi pub della Sicilia Orientale, come il “Tre Archi” di Centuripe (Enna), l’“Heineken” di Giardini Naxos, “L’Altro Royal” di Linguaglossa ed il “Cave Ox” di Solicchiata.

I “Demolition Men” vantano ognuno numerose ed esaltanti esperienze in ambito musicale, essendosi misurati, oltre che col genere Pop-Rock, anche con il Jazz e la Classica, a volte pure in qualità di session-men al seguito di artisti affermati come Loredana Errore e Vincenzo Spampinato.

«Da cultori ed esecutori di buona musica – dichiarano pressoché all’unisono Sanfilippo, Camarda, Camarata e Caggegi – non abbiamo potuto fare a meno di “incontrarci” idealmente con i Police ed il loro indiscusso leader Sting, che ci hanno appassionato sin da quando eravamo bambini: sicuramente è anche grazie ai loro suoni, ai loro testi ed alle loro atmosfere che ci siamo accostati all’arte delle sette note».

Rispetto al concerto che i “Demolition Men” avevano tenuto un anno e mezzo fa nello stesso locale, quello di ieri sera al “Taboo” di Francavilla presentava un repertorio ulteriormente arricchito da altri successi di Sting e compagni. «Gli impegni personali di lavoro, di studio e musicali al seguito di altri artisti – spiegano i quattro emuli dei Police – ci impediscono di fare tutte le serate che vorremmo ed alle quali veniamo invitati. Nei ritagli di tempo, tuttavia, non smettiamo di ascoltare e studiare i brani della nostra band preferita per poi proporli al pubblico, sforzandoci di non far rimpiangere gli originali».   

Rodolfo Amodeo

 Giancarlo Camarata, Salvo Sanfilippo, Emanuele Caggegi e Salvo Camarda

FOTO: i “Demolition Men” durante la loro recente esibizione al “Taboo” di Francavilla di Sicilia e singolarmente (da sinistra Giancarlo Camarata, Salvo Sanfilippo, Emanuele Caggegi e Salvo Camarda)

Potrebbero interessarti anche