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Carnevale Francavillese 2014: edizione “miracolosa”

Carnevale Francavillese 2014: edizione “miracolosa”

Bilancio più che positivo per il comitato organizzatore della caratteristica manifestazione, che è riuscito ad allestire l’evento ed a stimolare la partecipazione popolare senza alcun finanziamento pubblico

Verrà “recuperata” domani sera (9 marzo) la serata danzante del Carnevale Francavillese 2014 che, domenica scorsa, non ha potuto aver luogo a causa delle avverse condizioni meteo.

«Trovandoci già in periodo quaresimale – tiene a precisare Carmelo Spitaleri, presidente del comitato organizzatore “I Frati di Cannaluvari” (“I Fratelli di Carnevale”) – non sarà una “trasgressiva” serata carnascialesca, ma un normale veglione danzante. Questo perché ai nostri concittadini avevamo promesso quattro serate di divertimento, e quattro dovranno essere. Ne approfitto, anzi, per ringraziare la generosa comunità francavillese di averci consentito di allestire una splendida manifestazione grazie alle offerte, ammontanti complessivamente a 5.680 euro, donateci dalla popolazione locale».

Quest’anno, in effetti, pur non potendo contare sul finanziamento pubblico comunale a causa dei noti problemi economico-burocratici dell’ente di Piazza Annunziata, nella “sua” Francavilla di Sicilia, Re Carnevale ha fatto… miracoli. Già per il fatto di aver potuto celebrare la sua festa in maniera più che dignitosa e con grande partecipazione popolare, malgrado il generalizzato scetticismo riguardo alla sua riuscita. Sono certamente mancati i visitatori provenienti da fuori (che magari hanno preferito gustarsi le piccole manifestazioni carnascialesche dei rispettivi Comuni anziché spendere soldi per mettersi in automobile ed andare altrove), ma la comunità locale ha risposto positivamente alla “proposta” degli “eroici” concittadini, capitanati dal giovane “patron” Spitaleri e dallo “storico” animatore Ciccino Sciacca i quali, coadiuvati da altri benemeriti volontari (tra cui Tindaro Scirto, Carmelo Magaraci ed i fratelli Salvatore ed Andrea Cavallaro), hanno organizzato la caratteristica kermesse in economia chiedendo “sacrifici” ai vari addetti ai lavori (in particolare ai musicisti della band di “Tony Brown” che ha briosamente allietato le serate danzanti) ed ai gruppi in maschera ed agli artefici dei carri allegorici (che hanno generosamente partecipato al relativo concorso pur sapendo di non potersi aggiudicare premi in denaro).

Ed a proposito di questi ultimi, ad avere la meglio è stato “A menza botta”, allusivo al servizio di mensa scolastica che il Comune di Francavilla non riesce più a garantire (in quanto primo classificato, tale carro-gruppo si è aggiudicato l’ambito “Trofeo Vainasu”, intitolato ad un compianto “storico” animatore della manifestazione carnascialesca della cittadina dell’Alcantara). Il secondo posto è andato, invece, a “L’Ultima Cena”, spassosa satira sulla precaria situazione politica locale, dove ad impersonare il sindaco Lino Monea è stato “eroicamente” e con grande senso di autoironia il figlio di quest’ultimo (ma siamo stati simpaticamente presi di mira anche noi del “Gazzettino”, con Adriano Venuto nelle vesti del sottoscritto giornalista). Ha infine ben figurato, classificandosi al terzo posto e ricevendo il Premio Speciale del comitato organizzatore per i migliori costumi, il carro-gruppo dei “What’s Up”, incentrato sui nuovi sistemi di comunicazione tramite i social-network. Gli organizzatori hanno, inoltre, assegnato il “Premio Simpatia” al gruppo che ha ironizzato sulle salatissime bollette della spazzatura. Ed anche a questa edizione del Carnevale Francavillese non son voluti mancare i giovani del vicino Comune di Motta Camastra, i quali hanno impreziosito il corteo con ben due soggetti rappresentanti rispettivamente un pittoresco Galeone ed un’allegra Taverna.

E tornando al discorso dei “miracoli” di Re Burlone al Carnevale Francavillese 2014, il secondo riguarda proprio la sfilata dei gruppi in maschera e dei carri allegorici e l’annessa caratteristica pantomima della “Cianciùta”, che quest’anno si sono finalmente svolti in un orario “decente”, ossia nel tardo pomeriggio anziché a fine serata. In tutte le passate edizioni, infatti, il lungo corteo cominciava a snodarsi intorno alle sette di sera per poi concludersi un paio d’ore dopo, riducendo l’arco temporale di svolgimento del susseguente veglione danzante ed andando incontro ad annullamenti e rinvii in caso di avversità atmosferiche (come anche quest’anno è puntualmente avvenuto in occasione della prima sfilata, in programma domenica scorsa, ma rinviata a causa della pioggia abbattutasi nelle ore serali). Stavolta, invece, per il Martedì Grasso si è saggiamente imposto a tutti i partecipanti di prepararsi per tempo in maniera tale da poter cominciare a sfilare al primo imbrunire e non a sera inoltrata.

Infine, il terzo “miracolo”, che ha visto il grande e vetusto edificio ubicato nel cuore di Via Vittorio Emanuele, dove da tempo immemorabile hanno luogo i veglioni e le sfilate, essere finalmente messo in sicurezza attraverso ponteggi e protezioni in legno montati velocemente appena qualche ora prima dell’inizio della serata inaugurale di sabato scorso. L’intervento, predisposto dall’Amministrazione Comunale a seguito di un’espressa declinazione di responsabilità per eventuali danni a persone o cose presentata in municipio dai proprietari dello stabile, era particolarmente atteso in quanto, ormai da diversi anni, la facciata di tale immobile registra periodicamente distacchi e cedimenti di intonaci e cornicioni, che avrebbero potuto causare delle autentiche tragedie qualora si fossero verificati durante le affollatissime serate carnascialesche sottostanti, quando, tra l’altro, il potente impianto di amplificazione audio piazzato proprio a ridosso del vecchio palazzo procura a quest’ultimo vibrazioni che ne minano ulteriormente la staticità. Quest’anno, dunque, il Carnevale Francavillese somigliava tanto al recente… Festival di Sanremo, la cui scenografia era incentrata su di un antico ed elegante palazzo nobiliare imbrigliato in tubi “Innocenti” ed impalcature varie, proprio a voler simboleggiare la fase di precarietà e decadenza che sta attraversando un Paese bello e dal passato illustre come l’Italia. Ed anche la “bella ed illustre” Francavilla di Sicilia, purtroppo, non sfugge a questa triste realtà, come ci ha fatto notare quel “vecchio saggio” del Re Burlone.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: da sinistra il “patron” Spitaleri con le collaboratrici Nella Manitta e Chiara Princiotta e lo “storico” animatore Ciccino Sciacca

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