Rimodulazione Ospedali in Sicilia: in provincia di Catania tutti “salvi” tranne Giarre -
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Rimodulazione Ospedali in Sicilia: in provincia di Catania tutti “salvi” tranne Giarre

Rimodulazione Ospedali in Sicilia: in provincia di Catania tutti “salvi” tranne Giarre

Stamattina l’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi ha illustrato ai sindacati il nuovo impianto della rete ospedaliera siciliana.

La nuova riformulazione del piano dell’assessorato alla Salute sembra aver accontentato tutte le sigle sindacali soprattutto per il fatto che, per esempio a Catania e provincia, vengono valorizzati degli ospedali che nella prima stesura del piano erano quasi del tutto scomparsi.

Per il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo e il segretario generale della Cisl Fp Sicilia, Gigi Caracausi, “l’incontro con Gucciardi si è rivelato ancora una volta proficuo, apprezziamo il coraggioso impegno con cui l’assessore ha portato avanti la riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Il prossimo passo però sono le assunzioni, fondamentali per assicurare servizi efficienti e per rendere la riorganizzazione veramente efficace. Auspichiamo però che i successivi passaggi politico-istituzionali abbiano luogo rapidamente per poter sbloccare le assunzioni nel più breve tempo possibile e senza sconvolgere l’impianto oggi presentato. Solo così la riorganizzazione della rete ospedaliera potrà effettivamente garantire servizi efficienti”.

In provincia di Catania si è passati dall’unico Hub previsto ovvero il Cannizzaro alla decisione di avere tre “ospedali centrali”. Al Cannizzaro infatti si aggiungono il Policlinico etneo e il Garibaldi.

Confermata la attribuzione di “spoke” all’ospedale “Gravina” di Caltagirone cui si aggiunge l’ospedale riunito di Acireale-Giarre inizialmente indicato come presidio di base.

Ed ecco le sorprese: come “Ospedali di base” rimarranno gli ospedali di Biancavilla e Paternò che sembravano destinati alla chiusura e si salverà anche la struttura di Militello Val di Catania (destinato inizialmente a “Ospedale di Comunità” ovvero poco più che un ambulatorio) promosso a ospedale di zona disagiata come quello di Bronte.

Molto soddisfatta l’on Concetta Raia: “C’è davvero da rallegrarsi oggi per la nuova rete ospedaliera che rafforza l’offerta sanitaria catanese con l’ospedale Garibaldi elevato a DEA di secondo livello, e gli ospedali di Caltagirone e Acireale, diventati strutture di primo livello: un risultato davvero straordinario, di cui andiamo fieri e ringraziamo l’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi per avere saputo coniugare le istanze del territorio, da noi ostinatamente rappresentate, con le esigenze e le prerogative della rete ospedaliera regionale”.

“Per anni abbiamo sottolineato la necessità di valorizzare e potenziare gli ospedali periferici, a cominciare da Caltagirone ed Acireale – sottolinea Raia –che per la loro posizione geografica, ma anche per i livelli di offerta sanitaria raggiunta, meritavano una loro centralità, ed anche per le decine di migliaia di cittadini che avevano diritto ad avere strutture di eccellenze vicino casa, senza che parametri di razionalizzazione della spesa, penalizzassero risultati già raggiunti e priorità non derogabili”.

“Riteniamo un buon risultato anche quello raggiunto dagli altri ospedali di Militello, Biancavilla, Bronte e Paternò, che hanno mantenuto le strutture di pronto soccorso e rianimazione – prosegue la parlamentare Raia– resta, invece, penalizzato, il nosocomio di Giarre, accorpato a quello di Acireale, per il quale continueremo a chiedere un maggiore riconoscimento”.

Riconoscimento per Giarre? Non osiamo immaginare quale. Infatti, si è riusciti a trovare una soluzione/compromesso per tutti tranne che per il nosocomio giarrese.

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