Ai problemi di Giarre mancava corso Italia diviso in due tronconi per un tempo non precisato, per via dei due crolli che hanno interessato la parte sommitale dell’edificio che un tempo era stato sede del Municipio prima e dell’Istituto professionale femminile poi.
Le attività economiche collocate lato est stanno fornendo ai loro clienti i percorsi alternativi per potere essere raggiunte, ma il bello arriverà con l’inizio dell’anno scolastico e i percorsi alternativi da dove dovranno passare gli autobus, oltre a tutti gli altri veicoli diretti verso gli istituti scolastici. Ricordiamo che a Giarre si muovo circa 6000 studenti ogni giorno.
Insomma, è difficile sopportare a lungo la divisione in due della seconda arteria principale di Giarre, che è anche la strada più bella, caratteristica per la visuale sull’Etna, nella parte superiore, e il suo leggero declinare fino a Riposto e al mare.
Per la riapertura al traffico del tratto interdetto si freme per i tempi ancora incerti. Trattandosi di un edificio privato è intervenuto l’ufficio urbanistica ed edilizia privata del Comune. Sono stati tardivamente diffidati i proprietari perchè mettano in sicurezza l’edificio, con un intervento più efficace del primo, a cui ha fatto seguito il secondo crollo.
Come riferisce l’assessore all’urbanistica Leo Patanè i proprietari dell’immobile sono una dozzina, sparsi per il mondo. Per accelerare i tempi, la cosa migliore è che siano gli stessi proprietari a intervenire a loro spese. Dalle notizie acquisite dall’assessore, i proprietari hanno incaricato un ingegnere per predisporre un intervento di messa in sicurezza e stanno individuando una ditta.
Il periodo agostano contribuisce ad allungare i tempi ma l’alternativa, l’intervento sostitutivo del Comune, è improponibile: l’Ente non ha neanche i tecnici che potrebbero valutare e progettare i lavori di messa in sicurezza da effettuare. Occorrerebbero poi anticipare delle risorse economiche non a disposizione dell’Ente e anche il loro recupero appare problematico, considerato che i proprietari sono tanti e non facilmente reperibili.
A questa situazione si aggiungono anche i lavori all’altezza del passaggio a livello della stazione e che prevedono la chiusura di corso Italia nei pressi della stazione sino al 06 settembre dalle ore 22,00 alle ore 05,00 del mattino come da ordinanza n. 240 del 26 agosto.
AGGIORNAMENTO
L’assessore all’urbanistica Leo Patanè ha contattato in giornata una dei proprietari dell’immobile e gli è stato riferito che è in programma un intervento importante al tetto, che sarà rifatto e messo in sicurezza. Le cause dei due crolli sarebbero, infatti, dovute al tetto e al suo stato di ammaloramento e questa sarebbe la causa del crollo della porzione di cornicione. L’intervento essendo corposo richiederà, tuttavia, qualche settimana di tempo vista l’ampiezza del tetto.