Giusy Schilirò e la performance di successo sulla vita e i canti di Rosa Balistreri -
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Giusy Schilirò e la performance di successo sulla vita e i canti di Rosa Balistreri

Giusy Schilirò e la performance di successo sulla vita e i canti di Rosa Balistreri

Domenica 27 novembre scorsa, al Teatro Nelson Mandela di Misterbianco, è stata narrata e rappresentata la vita della grande interprete della canzone siciliana Rosa Balistreri.

Lo spettacolo “A memoria di una Voce”, diretto da Pino Pesce e presentato da Norma Viscusi, ha visto protagonista Giusy Schilirò, già vincitrice del premio Rosa Balistreri nel 2015 a Giardini Naxos, cantante ed oggi anche attrice, alle prese con un personaggio tanto forte quanto complesso.

Rosa, infatti, segnata dalla violenza subita per metà della sua vita che l’ha resa tale verso il prossimo, durante l’altra metà fu conosciuta per il suo passato da galeotta, ventuno giorni per aver tentato di uccidere il marito prima, e sette mesi per aver derubato la famiglia per cui lavorava dopo.

La povertà d’origine, una infanzia in cui spesso la violenza di un padre alcolizzato (che picchiava lei e la madre), e lo stesso destino la seguì anche durante il matrimonio, rese la Balistreri focolare di rabbia e rancore, confluiti magistralmente in ogni sua canzone.

Le sue brutali esperienze, vissute tra Licata, Firenze e Palermo,  e tracciate in questo lungo show, sono state rievocate dalla Schilirò, commossa più volte durante la sua recitazione, fatte proprie e rappresentate con cura, come stesse raccontando la sua vita. Giuseppe Cantavenere, fonte di informazione per Pino Pesce, presente alla rappresentazione, ha descritto Giusy come “la Rosa che conosceva”, la quale le è simile persino nella voce e ha saputo interpretarla in modo perfetto. Le due voci si sono sovrapposte alle volte, senza mai notare delle differenze.

fb_img_1480350675726Due voci particolarissime, quelle di Schilirò e Balistreri, in cui il calore cala in quelle tonalità basse e le urla di rabbia esplodono in quelle più alte. Soffocata e rauca le due voci diventano una, perché spiega Cantavenere, per saper cantare Rosa bisogna amarla con l’anima!

La Schilirò, accompagnata da artisti dal calibro di Felice Rindone, Marco Zimille, Tano Parisi, Tony Pasqua, Francesca Busacca, Valeria Centamore, Vito Germanà, Bateoumy Mbaye, ha dimostrato non solo di amarla e di saperla cantare, ma di riconoscere e raccontare le sue emozioni in maniera eccellente.

Uno spettacolo dunque, che ha colpito il numeroso pubblico fino a commuoverlo e stupirlo, grazie anche all’ausilio del corpo di ballo della Compagnia Dance Lab di Alfio Barbagallo, che ha saputo coniugare presente e passato della Balistreri a passo di danza. Patrocinato dal Comune di Misterbianco e dall’istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci”, la manifestazione tanto riuscita, merita di essere riproposta, e non solo qui in Sicilia, ma in tutta Italia. Questo l’obiettivo del Pesce e di quanti lo hanno seguito in questo spettacolo. Il pubblico si è alzato in piedi ad applaudire.

Giusy Schilirò, non estranea al mondo del folk per la sua attiva vita nel campo (componente del gruppo folk “Vecchia Jonia” di Giarre e Riposto, collaboratrice del famoso cantastorie Luigi Di Pino, o del cantautore Rosario Todaro ecc. ecc.), si appresta a continuare questa  riuscita esperienza teatrale  per regalarci ancora la possibilità di assaporare  la forza espressiva della Voce del Sud.

Nhora Caggegi

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