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Giarre, operazione Tigre reale, interrogatori dinanzi al Gip

Giarre, operazione Tigre reale, interrogatori dinanzi al Gip

I quattro arrestati nell’ambito dell’operazione “Tigre Reale”, svoltasi a Giarre e che ha portato ieri alla neutralizzazione di una piazza di spaccio nel rione popolare di viale delle Province, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio davanti al Gip Daniela Monaco Crea, questa mattina alle 11, alla presenza degli avvocati Michele Pansera  e Pietro Maddioe.

Maurizio Viscuso, 56 anni di Giarre, ritenuto il promotore dell’associazione criminale, era presente in video collegamento dal carcere Bicocca, mentre Stefano Mario Sciacca, altro promotore e organizzatore del gruppo, Giuseppe Viscuso e Salvatore Viscuso, rispettivamente di Giarre e Mascali e componenti del sodalizio, erano collegati dal carcere di piazza Lanza.

La scelta di non rispondere, stando a quanto appreso, sarebbe dovuta alla mole di atti da esaminare e al poco tempo a disposizione per farlo.

Gli imputati dovranno rispondere dell’accusa di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

L’operazione “Tigre Reale”, condotta dai Carabinieri di Giarre, ieri notte ha portato all’arresto di quattro persone e all’emissione di avvisi di conclusione indagini per altre 20. L’indagine, durata circa due anni, ha permesso di sgominare un gruppo criminale che gestiva una fiorente piazza di spaccio nel quartiere “Jungo” di Giarre.

Le indagini, che hanno visto l’impiego di intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione e pedinamento, hanno permesso di documentare un’intensa attività di spaccio di droga, soprattutto marijuana e cocaina.

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