Francavilla di Sicilia: rifiuti più “economici” -
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Francavilla di Sicilia: rifiuti più “economici”

Francavilla di Sicilia: rifiuti più “economici”

L’Amministrazione Monea ha deliberato il nuovo piano tariffario della Tari, che per il 2016 sarà meno cara rispetto alle annualità precedenti. Il sindaco: «Oggi siamo un Comune a bassa pressione fiscale»

Ancor prima dell’avvio della più economica gestione in proprio tramite il sistema “A.R.O.” (Ambito di Raccolta Ottimale), per il corrente anno 2016 il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti costerà meno ai cittadini di Francavilla di Sicilia rispetto al passato. L’Amministrazione Comunale del centro dell’Alcantara, guidata dal sindaco Lino Monea (nella foto), ha infatti deliberato il nuovo piano tariffario della Tari, che sia per i nuclei familiari e sia per le attività produttive presenta ritocchi al ribasso.

«E’ una manovra – dichiara al riguardo il primo cittadino Monea – che ci siamo potuti permettere grazie alla certosina operazione di riordino della complessa contabilità comunale, alla proficua interlocuzione che abbiamo avviato con l’Ato Rifiuti e, soprattutto, stanando evasori e morosi: adesso, dunque, pagando tutti, si paga tutti di meno. E prevedo che con la gestione “in house” del servizio, che contiamo di avviare entro quest’anno, le tariffe della tassa sui rifiuti solidi urbani potranno ulteriormente diminuire. Una cosa è certa: oggi Francavilla di Sicilia è sicuramente un Comune a bassa pressione fiscale».

Scendendo nei dettagli, per i nuclei familiari la Tari 2016 diminuirà mediamente dell’1,55% (ed esattamente dello 0,69% per chi vive da solo, dell’1,37% per le famiglie con due componenti, dello 0,72% per le famiglie con tre componenti, del 5,25% per le famiglie con quattro componenti, dello 0,68% per le famiglie con cinque componenti e dello 0,63% per le famiglie con sei o più componenti).

La riduzione sarà ancora più sostanziosa per le attività economiche, gli studi professionali, gli istituti scolastici, gli enti religiosi e le strutture museali, i cui titolari pagheranno di Tari quasi il 5% in meno (per gli autosaloni, gli istituti di credito e le attività industriali con capannoni di produzione si va anche oltre tale percentuale, con un risparmio compreso tra il 5,03% ed il 5,05% rispetto alle annate precedenti).

Rodolfo Amodeo

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