Continua senza sosta il confronto a distanza tra il sindaco di Motta Camastra, Carmelo Blancato, e l’ATO ME4 (Ambito Territoriale Ottimale Messina 4), ex società incaricata della raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti nel territorio messinese, costituita nel 2002 e in liquidazione dal 2011.
Al centro della disputa si trova l’impianto per lo stoccaggio e lo smistamento dei rifiuti solidi urbani situato nei pressi della frazione di Fondaco Motta, nel territorio comunale.
La controversia è iniziata circa un anno fa, quando i liquidatori della società hanno deciso di trasferire veicoli e attrezzature presso l’impianto di Motta Camastra, mezzi originariamente collocati nella struttura gemella di Furci Siculo, e spostati provvisoriamente per consentire i lavori di ampliamento dell’impianto stesso.
Tuttavia, quella che inizialmente era stata concepita come una soluzione temporanea si è evoluta in una situazione di stallo che permane ancora oggi.
A seguito del prolungarsi del trasferimento, il sindaco Carmelo Blancato ha recentemente emesso un’ordinanza di sgombero del Centro Comunale di Raccolta (CCR) di Motta Camastra.
L’ordinanza impone il ripristino della situazione precedente, con la rimozione di mezzi e attrezzature “ponendo in essere ogni e più opportuno intervento per garantire la messa in sicurezza della struttura al fine di evitare e prevenire rischi e pericoli alla pubblica e privata incolumità e garantire la salubrità dei luoghi d’interesse”.
Nel provvedimento amministrativo, il sindaco segnala il “perdurante e ingiustificato silenzio dell’ATO ME4” rispetto ai ripetuti solleciti di sgombero del sito già notificati alla società, “che da oltre un anno, utilizza la struttura impropriamente come deposito a cielo aperto senza alcuna plausibile motivazione”.
Inoltre, “con verbale del 10 ottobre 2025 – scrive Blancato – il Comando dei Vigili del Fuoco di Messina non ha escluso che lo stato in cui attualmente versa il CCR di Motta Camastra a seguito della presenza di mezzi e attrezzature di proprietà dell’ATO ME4 “possa costituire in futuro un pericolo per i rischi legati al propagarsi di un’eventuale incendio”.
Il sindaco evidenzia la necessità di effettuare lo sgombero entro quindici giorni e avverte che, se il provvedimento non verrà rispettato, sarà presentata denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Luigi Lo Presti







