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Francavilla, addio al Consiglio Comunale

Francavilla, addio al Consiglio Comunale

Tutti e quindici i componenti del civico consesso sono decaduti non essendo riusciti a trovare un punto d’incontro, entro la scadenza ultima dell’1 marzo, sul controverso Bilancio 2013 formulato dall’Amministrazione del sindaco Lino Monea

A Francavilla di Sicilia le elezioni amministrative della primavera 2012 sono servite solo ad eleggere il sindaco Lino Monea e non anche i quindici componenti del Consiglio Comunale. Questi ultimi, infatti, ieri sera sono tutti decaduti dalla loro carica non essendo riusciti a trovare un accordo sull’approvazione del Bilancio 2013 entro il termine ultimo dell’1 marzo 2014 (ossia oggi).

L’importante documento contabile era già stato bocciato nella seduta del 30 gennaio scorso, nonostante la “supervisione” di un commissario “ad acta” inviato nella cittadina dell’Alcantara dalla Regione Siciliana. Probabilmente lo scioglimento dell’organo consiliare sarebbe dovuto avvenire già in quella data, ma diversi consiglieri (in particolare Spatola, Raspa e Grifò del gruppo “Democrazia è Libertà” e Lo Presti, Nuciforo e Puglisi di “Uniti per Francavilla”) hanno invocato altri trenta giorni di tempo, che però sono anch’essi trascorsi invano, visto che nemmeno nella seduta di ieri sera l’Amministrazione Monea ed i suoi avversari sono riusciti a trovare un punto d’incontro sulla regolarità delle entrate e delle uscite previste nello strumento finanziario comunale (a causa, soprattutto, di un ingente debito dell’ente di Piazza Annunziata nei confronti della Società “Ato Rifiuti”, in merito al quale i consiglieri comunali sanno ben poco nonostante le diverse diffide giunte in questi mesi negli uffici municipali).

Per i prossimi tre anni e mezzo, dunque, il sindaco Lino Monea rimarrà da solo alla guida del Comune di Francavilla. C’è chi dice che per il primo cittadino sarà questa l’occasione giusta per dimostrare ciò che, avendo le mani completamente libere, è capace di fare. Ma c’è anche chi denuncia un “fallimento” della democrazia, visto che è venuto meno l’organo propositivo e di controllo chiamato, un anno e mezzo fa, a rappresentare la comunità francavillese.

Incomunicabilità tra le istituzioni? Difetti caratteriali dei singoli personaggi politici? Impegni elettorali non mantenuti? Lotte di potere fini a se stesse? Non si sa. I cittadini francavillesi sanno solo che la fase politico-amministrativa “maggio 2012-febbraio 2014” non ha portato loro nulla di buono, ma solo tagli di servizi ed una maggiore pressione fiscale. Colpa di un eccessivamente “litigioso” Consiglio Comunale, di cui adesso ci si è “finalmente liberati”? Staremo a vedere…

Ulteriori approfondimenti e dichiarazioni al riguardo verranno pubblicati nei prossimi giorni sia su questo giornale online che sulla tradizionale edizione settimanale cartacea del “Gazzettino”.

Rodolfo Amodeo

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