Il deputato regionale Santo Primavera ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione e agli assessori competenti (Sanità e Territorio Ambiente) in merito ai lavori di riqualificazione finanziati con fondi PNRR nell’area di via Circumvallazione a Riposto, dove sorge il pozzo comunale Puglisi/Cosentino.
Al centro della preoccupazione del deputato vi è il potenziale rischio di inquinamento delle preziose risorse idriche e la presunta violazione degli strumenti urbanistici vigenti.
Primavera ha sottolineato come la tutela delle risorse idriche sia una priorità “non negoziabile” e ha dichiarato “inaccettabile avviare nuovi progetti senza verificare attentamente la conformità agli strumenti urbanistici vigenti e, soprattutto, senza valutare i potenziali rischi per la salute pubblica”. Primavera ha inoltre evidenziato la “responsabilità politica e morale” dell’amministrazione nel garantire che ogni intervento sul territorio rispetti l’ambiente e la sicurezza dei cittadini, evitando scelte che mettano a rischio risorse strategiche come il pozzo in questione.
L’interrogazione fa riferimento alla determina comunale n. 715 del 28 dicembre 2023, con la quale sono stati affidati i lavori di “Interventi di rigenerazione urbana” in diverse zone di Riposto, inclusa l’area adiacente al pozzo Puglisi – Cosentino. Tra gli interventi previsti figura un cambio di destinazione d’uso di un appezzamento di terreno da verde privato (come previsto dal PRG) a verde pubblico attrezzato, un’azione che, secondo il deputato Primavera, contrasterebbe con la scelta di precedenti amministrazioni di mantenere tale area a verde privato “a tutela delle acque del pozzo, proprio per salvaguardarne la funzione strategica”.
Nell’interrogazione si rimarca che il pozzo Puglisi-Cosentino rappresenta una riserva idrica vitale per Riposto, che si attiva automaticamente quando la pressione delle fonti principali (Pavone e Cavagrande) scende sotto una certa soglia. Primavera ha espresso preoccupazione per il fatto che l’amministrazione comunale stia “già procedendo, comunque, con le opere contestate”, nonostante la presunta difformità al vigente strumento urbanistico, l’assenza di una conferenza dei servizi (come previsto dall’art. 38 del D.Lgs. 38/2025) e il potenziale contrasto con l’articolo 13 delle “norme tecniche di attuazione del PRG”, che vieta nuove costruzioni, anche precarie, nelle zone destinate a verde privato. Citando la giurisprudenza, Primavera ha evidenziato come la nozione di costruzione comprenda “qualsiasi trasformazione urbanistica – edilizia del territorio” caratterizzata da stabilità, e come “qualunque manufatto che trasforma in maniera permanente il suolo” possa essere considerato tale.
Con la sua interrogazione, il deputato Santo Primavera chiede al governo regionale se sia a conoscenza delle criticità evidenziate e quali iniziative intenda adottare, nell’ambito delle proprie competenze, al fine di garantire la tutela delle risorse idriche e la sicurezza della cittadinanza di Riposto.