Riposto, interrogazione sul pozzo Cosentino. Il sindaco Vasta: “Nessun pericolo per l’ambiente e nessuna violazione al Prg” -
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Riposto, interrogazione sul pozzo Cosentino. Il sindaco Vasta: “Nessun pericolo per l’ambiente e nessuna violazione al Prg”

Riposto, interrogazione sul pozzo Cosentino. Il sindaco Vasta: “Nessun pericolo per l’ambiente e nessuna violazione al Prg”

Dura replica del sindaco di Riposto Davide Vasta alle accuse, ritenute totalmente prive di fondamento, rivolte dall’on. Santo Primavera per presunte violazioni urbanistiche e potenziali pericoli di inquinamento del pozzo comunale Cosentino, nell’ambito degli interventi di rigenerazione urbana, finanziati con fondi del Pnrr, previsti nell’area a verde tra le vie Circumvallazione e La Torre. ù

“L’on. Primavera arriva in ritardo su una questione già affrontata a vari livelli, compreso il Parlamento nazionale, dove l’on. Anthony Barbagallo ha presentato un’interrogazione parlamentare su sollecitazione della consigliera di minoranza Claudia D’Aita – spiega il primo cittadino -. Dal Ministero dell’Interno e da quello dell’Ambiente sono giunte richieste di chiarimento a cui abbiamo risposto puntualmente. Un’altra richiesta di chiarimento, questa volta per la questione urbanistica, era giunta dall’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, su sollecitazione della consigliera di minoranza Mariella Di Guardo. Sono trascorsi oltre 45 giorni dall’invio dei nostri chiarimenti e nessuno di questi enti ha fatto pervenire comunicazioni su possibili criticità”.

Il sindaco spiega la natura degli interventi previsti e i motivi per i quali nessuna violazione è in atto. “Si tratta di interventi, e da qui si evince la scarsa conoscenza della materia e della documentazione specifica da parte di taluni, che rispettano del tutto le normative relative alle fasce di rispetto dei pozzi – prosegue Vasta –. In quest’area c’è un pozzo utilizzato come riserva idrica dal Comune di Riposto. Nel raggio compreso tra i 10 e i 200 metri dal pozzo stiamo realizzando dei lavori di rifacimento del verde, quindi nulla di diverso rispetto a quello che c’è adesso. Interventi in linea con quanto previsto dalla legge in materia di tutela dell’ambiente. Sulla questione urbanistica, per la quale addirittura si parla di violazioni delle norme tecniche di attuazione del Prg – spiega ancora il sindaco -. Voglio sottolineare che si tratta di un terreno a verde privato, cioè un’area a verde non fruibile dalla comunità, di proprietà del Comune di Riposto, che vogliamo aprire alla cittadinanza. Un’area a verde era e un’area a verde rimane. Infatti, l’assessorato del Territorio e dell’Ambiente non ha sollevato più alcuna questione dopo le nostre spiegazioni. Tra l’altro, questo progetto è passato al vaglio del Genio civile, della Soprintendenza e di tutti gli enti preposti”.

Il primo cittadino, infine, chiarisce la genesi del progetto. “Voglio sottolineare che il Comune di Riposto approva questo progetto nel 2021 – prosegue Vasta – quindi viene approvato dalla precedente amministrazione comunale, quando la consigliera Mariella Di Guardo era presidente del Consiglio comunale. È evidente che non poteva non sapere ma in quel caso non è intervenuta e non ha trasmesso alcuna nota all’assessorato del Territorio e dell’Ambiente. Non è stato fatto perché non aveva senso allora, come non ha senso oggi. Addirittura la giunta Spitaleri, con l’attuale consigliera comunale di minoranza Claudia D’Aita seduta in giunta, ha approvato un progetto per la realizzazione di un autoparco comunale, cioè un’opera che qui non si può realizzare perché nella fascia di rispetto del pozzo non si può creare un’area a parcheggio perché potrebbero verificarsi perdite di olio da parte dei mezzi e in quel caso potrebbero davvero esservi pericoli di inquinamento delle acque. Quindi, prima di cercare in ogni modo di bloccare un’opera importante per la comunità e in particolare per questo quartiere, inviterei a riflettere. Tra l’altro, si tratta di interventi con fondi Pnrr e quindi con una tempistica da rispettare e queste azioni – conclude – rischiano di far perdere tempo prezioso a discapito della collettività”.

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