Continua senza sosta l’emorragia di consiglieri comunali dal gruppo di maggioranza. Questa volta, a lasciare è stato Nino Marchese, figura di spicco e presenza storica all’interno della coalizione guidata dal sindaco Enzo Pulizzi.
Marchese, in carica dal 2017, anno in cui è iniziato il mandato dell’attuale sindaco, rappresentava una delle colonne portanti della maggioranza ed era vicepresidente del Consiglio comunale.
Non sono state rese note nel dettaglio le motivazioni che hanno spinto il consigliere a questa scelta, ma il clima di crescente tensione e isolamento attorno al sindaco Pulizzi appare ormai evidente. Il gruppo di maggioranza, che nel corso dell’anno ha visto un susseguirsi di addii, si ritrova ora ridotto a soli sei consiglieri, un numero che mette seriamente a rischio la tenuta amministrativa.
Attraverso un comunicato pubblicato su Facebook, il gruppo “La Svolta” ha espresso tutta la propria amarezza per questa decisione: «Siamo molto amareggiati per questa decisione, che purtroppo segue le precedenti degli altri componenti del nostro gruppo», parole che lasciano trasparire un senso di sconforto e preoccupazione per il futuro della coalizione.
L’uscita di Nino Marchese, uno dei componenti di lungo corso del gruppo politico, non è soltanto una perdita numerica, ma rappresenta anche un duro colpo dal punto di vista simbolico. Dopo otto anni, passati nella maggioranza, Marchese era ormai considerato un “pilastro”; la sua decisione potrebbe ora innescare nuove reazioni a catena all’interno della compagine.
Il sindaco Enzo Pulizzi, in questo contesto, appare sempre più solo e deve affrontare una situazione molto difficile, resa ancora più complessa dalla circostanza che le dimissioni di Marchese giungono a pochi giorni dalla convocazione del Consiglio comunale prevista per il prossimo primo dicembre, con all’ordine del giorno un solo punto: “Dichiarazione del dissesto finanziario del comune di Francavilla di Sicilia”.
Si ricorda che, durante l’ultima seduta, il Consiglio Comunale non ha approvato il rendiconto di gestione per il 2021. Inoltre, con una nota del 7 ottobre, la Corte dei conti – Sezione Controllo per la Regione Sicilia – ha formulato rilevanti osservazioni in merito al piano di riequilibrio finanziario pluriennale dell’Ente, sottolineando la presenza di “profili critici che, allo stato degli atti, appaiono ostativi a un positivo giudizio di congruenza del Piano”.
Attualmente, in vista dell’imminente seduta, permane una situazione di incertezza riguardo alle intenzioni di voto espresse dai gruppi consiliari, sia di maggioranza che di minoranza.
L’attenzione generale è rivolta al raggiungimento del quorum necessario affinché la seduta consiliare sia valida, poiché in questo scenario le strategie politiche possono avere un impatto significativo: assenze calcolate o improvvise defezioni sono in grado di alterare gli equilibri e incidere sul risultato della votazione.
In questa situazione potrebbero crearsi profonde divisioni tra i membri della maggioranza, portando alcuni di loro a non appoggiare la proposta di dichiarare il dissesto.
D’altra parte, pare che i consiglieri di minoranza siano intenzionati a votare in modo compatto a favore del dissesto. Secondo alcune fonti, questa decisione sarebbe motivata da coerenza politica: infatti, già da tempo, la minoranza sostiene pubblicamente che il dissesto sia l’unica via praticabile per risanare le finanze dell’ente, giudicate ormai insostenibili.
A questo punto, il futuro politico dell’Amministrazione comunale appare quanto mai incerto e, in attesa di nuovi sviluppi, la cittadina guarda con preoccupazione all’evolversi della situazione, consapevole che le scelte di oggi avranno ripercussioni durature sul futuro dell’intera comunità.
Luigi Lo Presti









