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La stazione ferroviaria di Francavilla torna a rivedere la luce

La stazione ferroviaria di Francavilla torna a rivedere la luce

Dopo circa un trentennio di oblio, la stazione ferroviaria di Francavilla torna a rivedere la luce. Come antiche vestigia liberate dai rovi, riaffiorano banchine, piattaforme di pesatura merci, intersezioni, scambi, rotaie e traversine, strutture prima pressoché invisibili ora riemergono grazie alle operazioni di pulizia straordinaria messe in atto da Rete Ferroviaria Italiana.

Da alcune settimane gli operai sul cantiere stanno provvedendo, anche con l’aiuto di mezzi meccanici, ad estirpare grossi arbusti infestanti e piante cresciute tra i binari e lungo la linea ferrata, in alcuni punti si è trattato di un vero e proprio disboscamento, tagliando tronchi e radici. Ripulita anche la lunga scarpata ferroviaria che separa il centro abitato e la stazione.

In decenni di abbandono la vegetazione incontrollata aveva colonizzato l’intera superficie della stazione, trasformandola in una sorta di “terra di nessuno”, priva di interesse ed esposta a vandalismi e intrusioni.

Tutta l’area si presenta adesso come un enorme tappeto di rami sminuzzati e fogliame, frammisto a rifiuti di ogni genere accumulatisi nel corso degli anni: pneumatici, scarti di lavorazioni edili, vetro, materiale plastico e sacchetti di spazzatura, persino il paraurti di un’auto.

Una volta terminata la bonifica del sito, si procederà con i lavori di sistemazione del nuovo armamento ferroviario e, in un secondo momento, con gli interventi strutturali sui fabbricati.

Si tratta, in sostanza, di attività propedeutiche e conseguenti all’avvio dei lavori di rispristino della storica tratta ferroviaria Alcantara – Randazzo, iniziati a novembre dello scorso anno sui primi chilometri della linea, nell’ambito delle misure economiche stanziate nel 2021 dal Ministero della Cultura nel Fondo Complementare, collegato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e definite nel “Piano Strategico Grandi Attrattori” costituito da 14 interventi strategici per un totale 1,460 miliardi di euro, destinati al recupero di siti e complessi di elevato valore storico e architettonico, in stato di abbandono o bisognosi di radicali azioni di restauro.

Tra tutti gli interventi previsti rientra anche la tratta Alcantara – Randazzo, nel Piano “Percorsi nella storia – Treni storici e itinerari culturali”, finanziato con 435 milioni di euro, messi a disposizione dal MiC, (Ministero della Cultura), che saranno investiti, in collaborazione con la Fondazione FS e Rete Ferroviaria Italiana, nel recupero a fini turistici di alcune linee ferroviarie a valenza storico-naturalistica.

“Siamo consapevoli quanto sia fondamentale la realizzazione dell’infrastruttura – commenta il vicesindaco Gianfranco D’Aprile –; il treno turistico potrà essere un ulteriore impulso per il turismo e l’economia della nostra cittadina. Ci auguriamo che questa imponente e lungimirante opera possa diventare presto realtà, usufruendo dei grandi vantaggi che tutto ciò potrà portare al nostro paese”.

Luigi Lo Presti

 

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