Giarre, partono i lavori in via Ugo Foscolo: tra ritardi, inefficienze e passerelle politiche -
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Giarre, partono i lavori in via Ugo Foscolo: tra ritardi, inefficienze e passerelle politiche

Giarre, partono i lavori in via Ugo Foscolo: tra ritardi, inefficienze e passerelle politiche

Dopo mesi di silenzi, attese e polemiche, finalmente prendono il via i lavori di ripristino in via Ugo Foscolo, una delle strade più colpite dagli eventi alluvionali dello scorso novembre. Un intervento atteso da troppo tempo dai residenti e dagli utenti della strada, che hanno visto l’arteria trasformarsi in un torrente ogni volta che pioveva, con l’asfalto spaccato e le condizioni di sicurezza completamente compromesse.

I lavori, finanziati dalla Protezione Civile nel 2024, dovrebbero restituire alla città un’arteria fondamentale per la viabilità urbana. Ma la notizia del cantiere aperto arriva con il sapore amaro dei gravi ritardi e delle solite inefficienze amministrative. L’intervento sarebbe dovuto partire mesi fa, ma si è perso tra lungaggini burocratiche, mancanza di coordinamento e promesse rimaste sospese nel vuoto.

Una normalità che diventa propaganda

L’inizio dei lavori è stato accolto con un entusiasmo che suona quasi grottesco. L’ordinario – un cantiere per rifare una strada disastrata – viene celebrato come evento straordinario. Non mancano, infatti, le passerelle politiche: amministratori locali e figure istituzionali si affrettano a farsi vedere sul posto, tra comunicati, foto di rito e dichiarazioni dai toni trionfali.

“Stiamo restituendo decoro alla città” una delle tante frasi fatte rilasciate a margine dell’avvio del cantiere. Ma i cittadini, ormai abituati a promesse non mantenute, non si accontentano più delle parole. Per mesi hanno convissuto con buche, detriti e una strada resa impraticabile da ogni pioggia abbondante, spesso dovendo deviare il traffico o affrontare danni ai propri veicoli.

La città guarda e aspetta

Intanto in via Ugo Foscolo, la pazienza è terminata da tempo. Ora si guarda ai fatti: tempi certi, lavori tangibili e una riqualificazione che non si fermi a metà. La speranza è che, una volta conclusi i lavori, la zona possa finalmente tornare a una normalità vera, non quella raccontata dai post social o dalle conferenze stampa.

I Giarresi (e non solo) rimangono in attesa, con gli occhi puntati su un cantiere che deve dimostrare, questa volta, di non essere solo l’ennesima vetrinetta, ma un atto concreto verso la responsabilità e la gestione seria del territorio.

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