Riposto, chi sarà l'erede del sindaco Caragliano? Tatticismi sottobanco -
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Riposto, chi sarà l’erede del sindaco Caragliano? Tatticismi sottobanco

Riposto, chi sarà l’erede del sindaco Caragliano? Tatticismi sottobanco


Nel giugno della prossima estate si vota a Riposto. E, all’orizzonte, gli scenari appaiono ancora indecifrabili. A sinistra si vocifera una pattuglia di candidati pronta a fare la propria parte. L’unico a rompere gli indugi, con largo anticipo, è l’ex consigliere comunale Sebastiano Bergancini che si dice determinato nel condurre la propria azione politica. E chi pensava si trattasse di una meteora estiva dovrà rimargiarsi pensieri e parole. Bergancini c’è. E al momento, al netto di eventuali tatticismi, resta l’unico vero candidato certo.

Dicevamo all’orizzonte non ci sono nomi ufficiali di eventuali competitors benchè voci sempre più insistenti a Riposto danno per certe diverse importanti candidature, o aspiranti tali. Fra queste quella di Claudia D’Aita, attuale consigliera di opposizione, che potrebbe rappresentare nel panorama un elemento di novità. Una candidatura vociferata ma che fino ad oggi non è stata preceduta, come avrebbe dovuto, da una perforante azione in Consiglio.

La D’Aita sembra piuttosto essere impegnata a mantenere un basso profilo in aula e nelle commissioni, cui non partecipa per nulla. Eppure la candidatura della D’Aita viene data per certa. Se non altro per quelle voci secondo cui l’avvocatessa ripostese avrebbe già corteggiato numerosi consiglieri in carica, anche dell’attuale maggioranza; incontrato ex assessori smaniosi di riconquistare potere e in cerca di rivalsa, soggetti che in questi anni, rimanendo ai margini, hanno costruito la propria potenziale ricandidatura, avvicinandosi ai ceti sociali, attraverso espedienti già visti. Che invero suscitano non poca tristezza per le desuete modalità.

Tra i potenziali candidati spicca, poi, quell’Ezio Raciti che si direbbe pronto alla sfida, senza però prima avere compreso con chi allearsi, nella piena consapevolezza della frammentazione della compagine di centro sinistra. Divisioni che potrebbero avere un peso nelle legittime velleità di chi, a sinistra, vuole conquistare la poltrona di sindaco. L’erede di Caragliano, frattanto, non c’è ancora.

Prima di scoprire le carte ci sono da attendere gli esiti delle elezioni regionali e nazionali. Dinamiche importanti per comprendere chi detiene ancora pacchetti di potere. Anche a destra i nomi che circolano sono diversi. Oltre all’attuale presidente del Consiglio Mariella Di Guardo che potrebbe decidere di scendere in campo – anche in questo caso, senza prima avere valutato cosa si muove nei meandri del centro destra – si fanno nomi di professionisti vicini a Caragliano, medici e avvocati.

L’attuale sindaco potrebbe addirittura ricandidarsi nel caso in cui diventasse legge – e ci sono tutti i presupposti – l’ipotesi del terzo mandato. Cosi come potrebbe fare parte di un nuovo esecutivo anche con un ruolo minore. In ogni caso chiunque verrà, sarà un nome nel solco della continuità. Certo, trovare l’erede di Caragliano appare impresa non facile. Chi guiderà la cittadina marinara per i prossimi cinque anni avrà la straordinaria possibilità di raccogliere i frutti di una amministrazione che ha lasciato sul campo una decina di cantieri aperti.

Opere importanti destinate a cambiare i connotati di Riposto. Dalla Mareneve che collegherà Riposto con la barriera autostradale di Giarre, alla trasformazione del primo bacino portuale in un grande porto ricettivo riservato alle grandi imbarcazioni, alla riqualificazione del lungomare, oltre ai pacchetti di interventi finanziati con i fondi del Pnrr, attraverso cui Riposto si trasformerà nella nuova perla jonica della provincia di Catania. Una città turistica, attrezzata, con infrastrutture ricettive e baricentro di interesse culturale. La campagna elettorale partirà subito dopo le Regionali e per la prima volta potrebbe succedere di tutto.

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