Giarre, buche, dislivelli, strade dissestate e transenne eterne -
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Giarre, buche, dislivelli, strade dissestate e transenne eterne

Giarre, buche, dislivelli, strade dissestate e transenne eterne

Voragini che si spalancano davanti dopo una curva o un dosso, talvolta cogliendo di sorpresa i conducenti che non riescono a schivarla. Strade ridotte ai minimi termini, con il manto dissetato che mettere a repentaglio la sicurezza degli automobilisti e degli stessi pedoni.

In via Sciuti, nel quartiere attorno alla vecchia pescheria, una voragine che lascia presupporre il cedimento di una porzione di strada è segnalata da una bizzarra recinzione. E lì da mesi. Ma nessun intervento è stato eseguito allo scopo di ripristinare il manto, a ridosso dell’incrocio con via Carolina.

Ci sono poi le transenne eterne di via Trieste – quartiere Jungo – che segnalano da lunghi mesi batterie di caditoie divelte. Anche in questo caso niente manutenzione.

Le transenne rimangono lì a testimoniare l’inefficienza di un Comune in dissesto, incapace di rimediare alle criticità ordinarie.

Da mesi lungo il viale Federico di Svevia, asse viario di riferimento, una decina di tombini in ghisa sono stati asportati da ignoti. Le pericolose buche formatesi sono state segnalate con piccole recinzioni. Nulla di più. Riottenere i nuovi tombini al posto di quelli trafugati a quanto pare è davvero chiedere troppo.

In centro come nelle frazioni si segnalano pericolose buche e avvallamenti tra tombini non livellati e vere e proprie voragini che si sono aperte sull’asfalto, come quelle che costringono le auto ad effettuare slalom percorrendo la via Trieste, asse viario primario che conduce al quartiere popolare Jungo.

Analoghi pericoli in via Meli, il cui basalto lavico presenta numerose sconnessioni che rappresentano un potenziale pericolo di caduta soprattutto per i motocicli in transito.

Strade martoriate, molte delle quali con le caditoie ricolme di sabbia vulcanica, dislivelli pericolosi anche nel cuore del centro storico.

Un caso limite rappresentato dalla centralissima via Gentile. L’inevitabile sobbalzo e lo schianto degli ammortizzatori, quando la buca viene centrata in pieno percorrendo la stradina che si snoda alle spalle di via Callipoli, intersecandosi con via Principessa Jolanda, paradossalmente proprio a pochi metri dall’Ufficio tecnico e il piazzale antistante la biblioteca comunale.

Un disastro. Sotto gli occhi di tutti.

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