Zero sprechi: progetto ministeriale di ultima generazione all’Alberghiero di Giarre -
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Zero sprechi: progetto ministeriale di ultima generazione all’Alberghiero di Giarre

Zero sprechi: progetto ministeriale di ultima generazione all’Alberghiero di Giarre

Il MIUR ha indetto la prima edizione della settimana nazionale della RiGenerazione, in concomitanza con la riunione del Cop-26 a Glasgow, coorganizzata dall’Italia.

L’intento, come si evince dalla circolare ministeriale n. 2289, è quello di riflettere sui temi della mobilità sostenibile, della riduzione degli sprechi, del riciclo, dell’eliminazione della cultura del monouso, del rispetto della biodiversità, della sana e corretta alimentazione. Inoltre, l’iniziativa ha “l’obiettivo di supportare i ragazzi e le ragazze alla comprensione del legame imprescindibile tra uomo e natura, al fine di renderli attori del cambiamento e della diffusione di comportamenti virtuosi anche presso gli adulti”.

L’Alberghiero “Giovanni Falcone” di Giarre, già sensibile a queste tematiche con numerose iniziative, ha aderito alle proposte del piano ministeriale con l’attività laboratoriale Zero sprechi: una Norma fuori norma nel rispetto dell’ambiente, che si è svolto mercoledì 3 novembre scorso con la realizzazione di un piatto della tradizione rivisitato sotto la direzione del docente di enogastronomia Moreno Emmi.

Seguendo la ricetta tradizionale della pasta alla Norma, sono state apportate alcune modifiche per farla rientrare nell’Eco-Ristorazione che ha a cuore l’ambiente e la tutela della biodiversità. Il piatto consiste in una base di crema di melanzane su cui si adagiano i maccheroni conditi con salsa di pomodoro datterino giallo e rosso siccagno e cosparsi di “neve” di ricotta, completa il piatto un ciuffo di fili croccanti di melanzana. La decorazione del piatto si abbellisce con pomodori confit, gocce di clorofilla e foglioline di basilico.

La scelta di grani antichi, delle melanzane prodotte a km0, dell’olio Etna DOP della nocellara nostrana rendono questo piatto innovativo e rispettoso dell’ambiente: zero emissioni del trasporto, prodotti sani e biologici senza concimi chimici, risparmio energetico e, soprattutto, alta qualità del gusto. L’analisi sensoriale inizia con l’esame visivo che si riallaccia alle tradizioni e alle origini del nostro territorio; al palato il piatto si presenta con una nota di dolcezza data dalla crema di melanzane su cui agiscono delicatamente la sapidità della ricotta, la croccantezza dei fili di melanzana, la freschezza del pomodoro.

Inoltre, non si producono sprechi, perché tutto viene utilizzato: i pochi scarti vengono inseriti nel compostaggio dell’umido e si trasformano in nuova linfa per le coltivazioni e i nuovi prodotti che verranno.

 

 

 

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