Domenica scorsa la pioggia ha impedito lo svolgimento a Catania della manifestazione con fiaccolata indetta per chiedere alla Regione siciliana la riapertura dell’OVE – Ospedale Vittorio Emanuele – chiuso da qualche anno. L’appuntamento, pioggia permettendo, è per oggi alle ore 18 in via Plebiscito davanti all’ingresso centrale dell’OVE. Artefice dell’iniziativa è la rete “Sanità al collasso. Riattivare il Vittorio Emanuele”, composta da medici, infermieri, operatori sanitari, cittadini e attivisti.
“A Catania – dicono gli organizzatori della fiaccolata – sono ben 4 gli ospedali che negli scorsi anni sono stati dismessi o radicalmente depotenziati: Ferrarotto, Santa Marta, Santo Bambino e proprio il Vittorio Emanuele. Oggi, a ben dieci mesi dallo sviluppo della pandemia, a ben oltre 35mila casi in Sicilia e con quasi 300 decessi, i presidi ospedalieri sono saturi ed al collasso, dottori e dottoresse, gli infermieri e infermiere, operatori e operatrici delle ditte di pulizie sono sfiniti/e.
Proprio qualche giorno fa la Regione lo metteva nero su bianco nella “rimodulazione delle rete ospedaliera Covid-19”, operativa dopo il via libera del Comitato tecnico-scientifico: oggi «non è derogabile», si legge nella relazione, attivare «una più adeguata e diversa gestione della attuale, crescente curva epidemica presente sul territorio regionale», con un’offerta fondata su «un numero sufficiente» di ospedali «con adeguata distribuzione territoriale» per assicurare «un idoneo e consistente numero di posti letto nelle diverse discipline che caratterizzano il percorso del paziente Covid.
Dagli ospedali escono costantemente gridi d’allarme:”Ho chiesto un congedo ma ho deciso, lascio la sanità pubblica. Così non è più possibile andare avanti”. Maria è un medico. Uno di quei “medici eroi” che ogni giorno vivono l’inferno del Covid nei reparti degli ospedali pubblici stremati dopo turni di lavoro massacranti. “Da tempo assisto a scelte che compromettono l’efficacia del nostro lavoro”, continua la specialista nel suo racconto tagliente a Repubblica. E’ il momento di schierarci – conclude il comunicato – al fianco di tutti gli operatori e operatrici sanitari che da tempo ormai denunciano una pessima gestione del Sistema Sanitario, che chiedono interventi senza essere ascoltati.
Per rinforzare la sanità pubblica, renderla sempre più accessibile e vicina alle persone. Contro lo smantellamento del sistema sanitario e le continue privatizzazioni. Per riattivare gli ospedali in disuso. Cittadini e cittadine, operatori sanitari e operatrici sanitarie, pulizieri e puliziere, associazioni, gruppi, organizzazioni e sindacati per una Fiaccolata davanti l’ingresso dell’Ospedale Vittorio Emanuele”.
Fra le organizzazioni impegnate in queste settimane nel sostenere la richiesta di apertura dell’OVE il Comitato di Solidarietà Popolare – Graziella Giuffrida, il Fronte della Gioventù Comunista – Catania e Potere al Popolo – Catania, l’USB federazione di Catania e tanti altri.