Catania, guai a lasciare incustoditi veicoli e borse con loro nei paraggi: arrestati due ladri seriali -
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Catania, guai a lasciare incustoditi veicoli e borse con loro nei paraggi: arrestati due ladri seriali

Catania, guai a lasciare incustoditi veicoli e borse con loro nei paraggi: arrestati due ladri seriali

Su disposizione della Procura della Repubblica di Catania, i Carabinieri della Stazione di Sant’Agata Li Battiati hanno arrestato i catanesi Sebastiano Rosario ALOISIO, di anni 42, e Matteo PARATORE, di anni 25, in esecuzione di una misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo, in ordine al concorso in tentata rapina aggravata, furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento.

Grazie alle indagini dei carabinieri, corroborate da diverse testimonianze, nonché dall’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza attive nei pressi dei luoghi teatro dei fatti reato in esame,  si sono potute ricostruire le azioni criminali commesse dai due a Catania e provincia nel periodo aprile-settembre di quest’anno:

2 aprile 2020 il Paratore si impossessava di un borsello e degli oggetti in esso contenuti – tra cui due carte di pagamento – custoditi all’interno di una Citroen C4 parcheggiata nel centro di San Giovanni La Punta (CT). Dopo aver commesso il furto, il reo si recava presso l’ATM dell’ufficio postale di Catania 4 e utilizzava une delle carte di pagamento per prelevare  600 euro in contanti (l’uomo è stato ripreso dalla telecamera posta sull’ATM e identificato dai CC).

15 settembre 2020  l’ALOISIO insieme al PARATORE tentavano di asportare un furgone parcheggiato in via Corsaro a Sant’Agata Li Battiati (CT), evento non verificatosi perché sorpresi dal proprietario del veicolo al quale uno dei ladri, per giustificare la sua presenza vicino al veicolo, riferiva che si era dovuto fermare perché costretto ad espletare un impellente bisogno fisiologico; nonché dall’arrivo di una pattuglia dei carabinieri, intervenuta tramite una segnalazione formulata dalla vittima al 112 NUE, che ha visto allontanarsi a tutta velocità dal luogo una Lancia Y di colore grigio scuro con il portellone posteriore aperto in modo che non si potesse annotare la targa (circostanza comunque che è servita agli investigatori per sancire come la medesima autovettura sarebbe stata utilizzata per la commissione degli altri reati in esame).

17 settembre 2020  l’ALOISIO insieme al PARATORE si impossessavano di un cellulare e un portafogli custoditi all’interno di un veicolo parcheggiato in piazza Vittorio Veneto a Sant’Agata Li Battiati (CT) (dalla testimonianza resa della vittima i due ladri si erano allontanati dal luogo del fatto reato a bordo di una Lancia Y di colore grigio scuro sempre con il portellone posteriore aperto).

18 settembre sempre il PARATORE si impossessava di una borsa e degli oggetti in essa contenuti – tra cui 3 cellulari e un orologio – custodita all’interno di un veicolo parcheggiato nel centro di Zafferana Etnea. Azione delittuosa commessa mentre la proprietaria, insieme al marito, era intenta a scaricare degli oggetti dall’auto.

21 settembre 2020  l’ALOISIO insieme al PARATORE tentavano di asportare un furgone parcheggiato nel centro di Sant’Agata Li Battiati (CT), di proprietà di una ditta di materiale tecnologico, provando a forzarne lo sportello posteriore con un arnese atto allo scasso, minacciando con frasi inequivocabili uno dei dipendenti della ditta <<fatti i fatti tuoi…, se continui ancora vengo e t’ammazzo di botte, ti devi stare zitto perché noi ti conosciamo>>  che li aveva sorpresi, insieme all’altro collega, mentre cercavano di forzare lo sportello. Evento comunque non verificatosi per cause indipendenti dalla loro volontà (anche in questo caso dalle immagini di video sorveglianza i due sono fuggiti a bordo della medesima autovettura utilizzando l’escamotage del portellone posteriore lasciato aperto).

Gli elementi probatori forniti al magistrato titolare dell’indagine hanno consentito allo stesso di formulare la richiesta di emissione della misura cautelare che, recepita in toto dal giudice, ne ha consentito l’arresto e la sottoposizione agli arresti domiciliari.

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