Mascali, sfoga la sua frustrazione sulla convivente e i figli minori: arrestato -
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Mascali, sfoga la sua frustrazione sulla convivente e i figli minori: arrestato

Mascali, sfoga la sua frustrazione sulla convivente e i figli minori: arrestato

I Carabinieri della Stazione di Mascali hanno arrestato nella flagranza un pregiudicato del posto di 56 anni, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, reati commessi in danno della convivente e dei figli minori.

A seguito di una richiesta di aiuto pervenuta alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Giarre, attraverso la quale una donna riferiva di essere stata picchiata dal convivente, la pattuglia della Stazione di Mascali si recava immediatamente in quell’abitazione di via Roma.

Accendendo in casa i militari hanno notato la donna visibilmente provata e con un visto taglio alla tempia sinistra, i figli minorenni della coppia in lacrime e la bambina più piccola, visibilmente terrorizzata, si fatta la pipì addosso.

Ricostruendo l’accaduto i militari hanno accertato che l’uomo, da tempo disoccupato, invece di ringraziare la compagna per aver sorretto la famiglia economicamente lavorando come collaboratrice domestica presso privati, l’altra mattina l’ha aspettata al ritorno dal lavoro proprio per inveire contro di lei.

Azione passata dalle ingiurie ad una aggressione fisica espressa attraverso calci, pugni e il lancio d una pattumiera contro la poveretta, causa, quest’ultima, della ferita alla tempia.

I figli, rimasti in casa a causa delle chiusura delle scuole per l’allerta meteo, sentendo le urla sono usciti dalle loco camere per difendere la madre e frapporsi tra lei e il genitore, circostanza che purtroppo li ha visti patire per mano del padre lo stesso trattamento usato poco prima nei confronti della loro mamma.

I Carabinieri, dopo avere ammanettato l’uomo, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, nello specifico caso con i magistrati del pool specializzato sulla violenza di genere, diretto dal Procuratore Aggiunto dott.ssa Marisa Scavo, avuta la piena collaborazione dell’assistente sociale del comune e l’ausilio di agenti della Polizia Municipale, hanno prima accompagnato la donna e i figli all’ospedale di Acireale dove i medici del pronto soccorso hanno diagnosticato delle lesioni a carico delle vittime dell’aggressione guaribili in 25 giorni per la donna e tra i 10 e 15 giorni per i minorenni, per poi condurli in una struttura protetta.

L’arrestato, in attesa delle decisioni del G.I.P., è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.

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