Catania, isolata e vessata una dipendente della Società interporti siciliani: la denuncia dell'Ugl -
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Catania, isolata e vessata una dipendente della Società interporti siciliani: la denuncia dell’Ugl

Catania, isolata e vessata una dipendente della Società interporti siciliani: la denuncia dell’Ugl

“Una scrivania in una stanza vuota, isolata, ed un computer messo li da pochi giorni. E’ l’ultima trovata dell’amministratore unico della Società interporti siciliani che, con un ordine di servizio farlocco, ha relegato una dipendente e dirigente sindacale prima licenziata in tronco senza una comprensibile motivazione e, dopo due mesi, reintegrata.”

A denunciare l’ennesimo episodio di discriminazione e vessazione nei confronti della lavoratrice è il segretario generale territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci, basito per le dichiarazioni rilasciate ieri al quotidiano “La Sicilia” dal vertice della partecipata regionale.

“Siamo rimasti basiti ed increduli dopo aver letto le parole dell’avvocato Rosario Torrisi Rigano che punta il dito contro il nostro sindacato, ergendosi quale paladino dei lavoratori. Proprio lui che si è reso protagonista di procedure e comportamenti non in linea con le norme vigenti, per contrastare l’impiegata rea solamente di aver più volte segnalato ed evidenziato atti e fatti legati alla gestione finanziaria della società ed a gare d’appalto, sicuramente non perfettamente ispirati ai principi di correttezza e di legalità – sottolinea Musumeci. Al contrario, ci saremmo aspettati da parte del manager il sostegno alla lavoratrice stessa, anche attraverso una forma di difesa e protezione, mentre invece è arrivato l’isolamento. Di tutto questo inquirenti e magistratura sono stati già informati e ci auguriamo che presto si possa fare chiarezza su questa e sulle gestioni passate della società. Quanto alla questione legata alla sentenza sui “superminimi” è talmente chiaro che la nostra organizzazione sindacale non ha gioito, ma ha preso atto di un pronunciamento storico che chiude l’epoca della corresponsione di emolumenti come il “superminimo”, maggiorazione (somma in alcuni casi pari o di molto superiore anche ad uno stipendio) assegnati in modo discrezionale, in assenza di specifica motivazione, versata anche in aggiunta al premio produzione che, nel caso della Società interporti siciliana, è stato dato nel passato in assenza di commesse. Ricordiamo quindi all’avvocato Torrisi Rigano che la Ugl è un sindacato di chi lavora, che sta soprattutto a fianco di quei lavoratori discriminati che subiscono soprusi e maltrattamenti ed i “superminimi”, per come sono stati maldestramente gestiti nelle partecipate in generale, a nostro parere altro non sono che una forma di disparità tra dipendenti. Quest’ennesima sortita dell’amministratore ci fa riflettere sulle sue reali capacità a gestire un’azienda così importante e strategica nel contesto dello sviluppo economico regionale – conclude il sindacalista.”

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