Nello Musumeci, il futuro è nel nostro passato -
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Nello Musumeci, il futuro è nel nostro passato

Nello Musumeci, il futuro è nel nostro passato
Dopo lunghi anni di abbandono e di distruzione della propria storia e del proprio passato, Palagonia, grosso centro agricolo della piana di Catania, riscopre le profonde radici del suo territorio; tutto ciò dopo l’inaugurazione del primo nucleo del museo, avvenuta il 5 luglio scorso alla presenza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ed allestito al piano terra del “Palazzo Blandini”, completamente ristrutturato e che domina la piazza principale della cittadina, piazza Garibaldi, palazzo una volta abitato da una antichissima e nobile famiglia locale che alla Chiesa cattolica ha anche dato due vescovi, Giovanni Blandini a Noto, e Gaetano ad Agrigento, il cui stemma familiare con l’aquila a due teste si trova posto ancora sul balcone principale al primo piano.
Ad accogliere il presidente per il rituale taglio del nastro tricolore, il sindaco Salvatore Astuti con l’intera amministrazione comunale, il quale, nell’intervento di saluto e di apertura, ha accennato al risveglio dell’orgoglio cittadino ed alla riscoperta delle profonde radici del territorio.
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, nel proprio intervento, ha ricordato i rapporti con la cittadina dove ebbe inizio la propria carriera politica, e subito dopo ha dichiarato:”Questo è il primo passo di un lungo percorso, destinato a valorizzare il patrimonio archeologico esistente, troppo spesso tenuto rinchiuso nei vari depositi e negli archivi. Oggi si assiste ad una rinnovata consapevolezza nello studio del passato che porterà ad una crescita economica legata al turismo, grazie anche ad una rete di spazi museali creati e da creare in tutta la Sicilia. Il 18 luglio prossimo andrà in gara l’allestimento del museo archeologico di Catania che avrà sede nel’enorme complesso della Manifattura Tabacchi di via Garibaldi, che sarà il più grande della Sicilia, mentre è stata già pubblicata la gara per l’ampliamento del Museo Salinas di Palermo ed anche nel calatino si stanno avviando vari musei e si valorizzerà Occhiolà nel territorio di Grammichele, un sito per tutti gli studiosi come il fascino delle Coste di Santa Febronia di Palagonia”. “Il futuro – ha concluso – Musumeci – è nel nostro passato”.
Dopo l’intervento della dottoressa Rosalba Panvini, nominata Soprintendente ai Beni culturali ed ambientali di Catania proprio dallo scomparso prof. Sebastiano Tusa, ha preso la parola Laura Maniscalco della Sovrintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Catania, che ha ricordato gli inizi della propria carriera nel settembre del 1990  con gli scavi nel territorio palagonese, portati avanti grazie all’apporto dei fratelli Interlandi e di Nino Cucuzza, profondi conoscitori della zona. Già allora è stato possibile rinvenire importanti reperti, esposti nelle varie bacheche (con una ricostruzione della capanna ad opera degli studenti della scuola media G. Ponte), che rivelano la profonda conoscenza delle varie leghe di rame e la presenza presso la stessa capanna, completamente distrutta da un incendio ma che ha conservato alcuni pugnaletti studiati con moderne tecniche di ricerca sui manufatti ed anche  sui semi e sulle sostanze ritrovati nei vasi grazie alla cromatografica, primo studio fatto in Sicilia in questo campo.
Domenico Pirracchio

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