Il commercio giarrese perde un altro pezzo della sua storia. E’ scomparso, infatti, Nello Patanè, storico gioielliere di corso Italia.
Suo padre, Pietro, aprì la gioielleria nel 1927 e Nello già a 12 anni vi iniziò a lavorare come orafo, un artigiano dei metalli e delle pietre preziose. Crescendo approfondì la gemmologia (lo studio delle pietre preziose), effettuò tirocini presso altri orafi per imparare le saldature, le incastonature e la riparazione degli orologi per prolungare la vita di tutti quegli oggetti preziosi che, il più delle volte, sono per ricordi di famiglia e di momenti importanti della vita.
Un carattere umile, la passione per il suo lavoro lo portarono a proseguire l’attività lavorativa del padre, restando fedele a questo lavoro e al corso Italia, malgrado anche le varie rapine subite: nel 1981, nel 1982 (e in quel caso ci fu pure una sparatoria), e nel 1991.
La sua onestà e la qualità dei suoi oggetti era molto apprezzata da clienti anche immigrati americani e australiani che tornavano periodicamente in Sicilia.
Nello Patanè è stato uno degli ultimi veri commercianti giarresi di una volta che, ormai, in tempo di franchinsing e di negozi apri-e-chiudi, si contano sulle punte della dita di una mano.
La sua attività continuerà con i suoi gioielli più preziosi, la moglie e i figli Pietro e Michele. Altri suoi doni preziosi restano a Giarre che, nella sua umiltà, ha offerto a Dio e di cui ha scelto di non vantarsi.
Il funerale si svolgerà questo pomeriggio alle ore 15,30 nella chiesa Gesù Lavoratore.