Giarre, video sorveglianza: avanti adagio -
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Giarre, video sorveglianza: avanti adagio

Giarre, video sorveglianza: avanti adagio

L’implementazione degli apparati di video sorveglianza collegati con le sale operative delle forze di polizia in modo da aiutarle e agevolarle nel controllo del territorio era una delle indicazioni del prefetto di Catania emerse nel corso del tavolo cui ha preso parte il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato pochi giorni dopo il clamoroso furto di armi e munizioni dal municipio. A distanza di circa 3 mesi dal grave episodio criminale vanno molto a rilento gli interventi volti a salvaguardare la sicurezza della città a cominciare dalla protezione dei palazzi comunali.  

Solo nelle scorse settimane è stato completato l’intervento per attivare la video sorveglianza nella Casa comunale di via Callipoli; nel palazzo di via Principessa Jolanda sede dell’Area tecnica  e nel palazzo delle Culture di piazza Macherione nel quale son allocati alcuni padiglioni museali  oltre all’archivio storico comunale. L’amministrazione comunale, nel marzo scorso, nell’intento di ripristinare gli impianti di video sorveglianza già presenti in diversi punti strategici del territorio e da alcuni anni disattivati, ha incaricato la ditta Servizi Speciale, società esterna che si occupa della manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, di effettuare la verifica dei vari dispositivi dislocati in vari punti del territorio ritenuti strategici.

La ricognizione è stata completata e la Servizi Speciale ha verificato la funzionalità di una trentina di telecamere: è in fase di lavorazione il preventivo e quanto prima trasmetteremo la relazione tecnica all’ente comunale.  Altre telecamere sono presenti in diversi luoghi del territorio e non sono state ma attivate, come quelle a protezione dell’ex pescheria di via Calderai, oggi centro polifunzionale; l’impianto di video sorveglianza di piazza De Andrè che risulterebbe non operativo. Discorso a parte merita il micro asilo di via Russo a Macchia dove la video sorveglianza per mesi è stata vanamente sollecitata dall’amministrazione all’Ufficio tecnico, salvo poi subire una serie di furti.

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