Etna: non si esclude apertura di nuove bocche. Già a Catania il capo della Protezione Civile. Domani arrivano i due vice premier Di Maio e Salvini -
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Etna: non si esclude apertura di nuove bocche. Già a Catania il capo della Protezione Civile. Domani arrivano i due vice premier Di Maio e Salvini

Etna: non si esclude apertura di nuove bocche. Già a Catania il capo della Protezione Civile. Domani arrivano i due vice premier Di Maio e Salvini

“Non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso, in particolare modo nella zona di Piano del Vescovo a sud della Valle del Bove. Se ci riuscirà, non lo sappiamo. Stiamo potenziando i sistemi di rilevamento sismici e Gps della deformazione del suolo in quella zona”.

Lo ha affermato il direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera, sul terremoto di magnitudo 4.8 della notte scorsa sull’Etna.

“La forte sismicità – ha aggiunto – non ci lascia tranquilli. Vediamo come evolverà. Il terremoto è un evento singolo. La situazione ricorda quella dell’ottobre del 1984 che provocò un morto a Zafferana Etnea: è sempre la faglia di Fiandaca, che quando si muove è pericolosa”.

VIDEO: LE IMMAGINI DELLA DISTRUZIONE 

“Stamattina ho sentito il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli a proposito dell’eruzione dell’Etna e dello sciame sismico che sta interessando la zona di Catania. La Protezione Civile sta monitorando tutto e si sta muovendo con i primi sopralluoghi per valutare le entità dei danni e pianificare gli interventi di assistenza. Domani mattina sarò con Borrelli nel catanese per incontrare i cittadini e le autorità locali”.

Lo scrive su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio che annuncia la sua visita nel catanese. Anche il Premier Conte segue la situazione. “Vicino alle popolazioni del catanese per il terremoto di stanotte. Seguo gli sviluppi in costante contatto con il capo della Protezione Civile Borrelli. Ringrazio la macchina dei soccorsi che si è subito mobilitata e auguro ai feriti una pronta guarigione” scrive il Presidente del Consiglio.

Il ministro degli Interni Matteo Salvini, leader della Lega, sempre domani verso le ore 15 sarà a Catania e visiterà i luoghi colpiti dal sisma. Lo si è appreso da fonti del Viminale. E sempre domani, 27 dicembre, il capogruppo dei Deputati di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, accompagnato dal coordinatore regionale Fdi, Manlio Messina, dal suo vice, Giuseppe Arena e dal coordinatore provinciale Fdi Alberto Cardillo, sarà in visita nei Comuni colpiti dal sisma alle pendici dell’Etna.
“Domattina- dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida –   sarò a Catania. Sono necessari interventi urgenti e straordinari. Solleciteremo il Governo perché intervenga immediatamente e presenteremo un atto in finanziaria che lo impegni a stanziare risorse”.  Attenzione a quanto accade nei territori colpiti dal sisma anche dal deputato regionale di Fdi, Gaetano Galvagno: “Stiamo seguendo l’evolversi della situazione e naturalmente il primo pensiero va a chi è stato direttamente colpito dal sisma. Siamo già attivi in ogni sede affinché nessuno sia lasciato da solo”, è quanto dichiarano in una nota congiunta Galvagno, Messina e Cardillo.

Intanto a Catania ha tenuto la sua prima riunione operativa il capo della Protezione Civile Borrelli “Abbiamo fatto una riunione con i sindaci coinvolti che hanno evidenziato criticità e danni alle infrastrutture. Ora lavoriamo per assistere popolazione, le persone che sono rimaste fuori dalle case, per dargli un ricovero e anche per verificare l’agibilità degli edifici” ha detto Angelo Borrelli a Sky tg24 che ha poi ha precisato che al momento ci sono “ventotto feriti, diverse persone fuori casa e 6 Comuni più colpiti: abbiamo fatto una riunione al Centro coordinamento soccorsi con i sindaci della zona colpita, soprattutto quella di Zafferana Etnea, che hanno evidenziato quali siano i problemi nell’immediato”.

Anche il presidente della Regione Nello Musumeci si è attivato “Sono in stretto contatto con la Protezione civile regionale, che si è subito attivata, e seguo costantemente il lavoro di ricognizione che si sta svolgendo nell’area etnea a seguito della forte scossa di terremoto di stamane. Stiamo monitorando la situazione in tutti gli ospedali, ma dai primi accertamenti non risultano danni alle persone, tranne alcune decine di contusi, ma soltanto ad alcuni fabbricati nella zona dell’epicentro e in quelle limitrofe. La Regione partecipa al tavolo di crisi che è stato convocato in Prefettura. Attendo l’assestamento delle operazioni per andare a fare visita ai luoghi. Siamo vicini alle comunità colpite e vogliamo ringraziare tutte le forze di Pronto intervento e i volontari che già nell’immediatezza del sisma si sono attivate per prestare assistenza alla popolazione”.

“Ho sentito telefonicamente il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il prefetto di Catania Claudio Sammartino. Sui luoghi ci sono gli assessori alla Salute Ruggero Razza e alle Infrastrutture Marco Falcone – aggiunge Musumeci -. La macchina regionale si è subito attivata, ma c’è comunque la necessità di stare allerta per il protrarsi dell’attività sismica e, in ogni caso, pronti a ogni eventualità. La Regione, alla fine della riunione in prefettura, coordinerà un tavolo per valutare l’ospitalità alberghiera e in altre strutture degli sfollati e nel contempo sta approvvigionando cento tende da campeggio per eventuali necessità. Dieci dei feriti in ospedale sono ricoverati in codice giallo. La più grave è una signora di oltre ottant’anni, con una frattura più significativa. Allo stato, però, nessuno è in pericolo di vita”.

Il ministro per il Sud Barbara Lezzi scrive su twitter “Il pensiero va prima di tutto alle persone rimaste ferite. Un ringraziamento in particolare alla Protezione Civile e a tutti gli operatori impegnati in queste ore”.

RIAPRE IL TRATTO DELL’AUTOSTRADA TRA ACIREALE E GIARRE

Al termine delle verifiche tecniche nel tardo pomeriggio è stato riaperto al traffico veicolare il casello di Acireale, sull’autostrada Messina-Catania. Il tratto dell’A18 era stato chiuso subito dopo il sisma nel catanese.

Il traffico era stato precauzionalmente interrotto per la presenza di “lesioni” sospette sull’asfalto createsi dopo il terremoto di magnitudo 4.8 sull’Etna. Il blocco era stato deciso tra i caselli di Acireale e Giarre.

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